Torchiani: «Its Academy, percorso fondamentale ma ancora poco conosciuto»
Il percorso è bello e possibile, e ormai tutt’altro che nuovo, ma è ancora difficile, anzi molto difficile, far passare il messaggio: a tredici anni dall’istituzione degli Istituti tecnici superiori, a sei dalla partenza ufficiale di quello di Lonato, racimolare iscritti non sembra essere cosa semplice. Per certi versi paradossale, dato che un percorso di formazione del genere garantisce quasi al 100% di trovare lavoro, e di trovarlo nel settore specifico in cui ci si è specializzati.
A fare il punto è Elisa Torchiani, vicepresidente con delega alle aree Education e Capitale umano di Confindustria Brescia: «Ci crediamo moltissimo, ma si fa ancora fatica a far passare il messaggio».
Un punto che arriva in un momento non casuale, quello di Torchiani, anzi in occasione della festa organizzata per i diplomati all’Its Lombardia Meccatronica di Lonato che si è svolta settimana scorsa: un’occasione di passaggio di consegne tra diplomati e maturati del Cerebotani (ma non solo), nei cui spazi l’Its trova casa, ma anche un’opportunità per «diffondere il verbo», per raccontare dell’Its (Its academy dopo la riforma di un anno fa) e della particolarità del percorso che offre.
Obiettivo, senza ombra di dubbio, raccogliere iscrizioni in vista del prossimo anno: «Sono percorsi formativi straordinari e vincenti - sottolinea dunque Torchiani -, rappresentano per chi li frequenta un valore aggiunto incredibile perché consentono di entrare da subito, sin dalla formazione, nel mondo del lavoro. Chi arriva a conoscerli, ne è entusiasta».
Difficoltà
Il problema è proprio questo, arrivare a conoscerli, perché nonostante gli Its siano realtà riconosciuta sin dal 2010 in Italia, presente a Lonato dal 2017, «ci troviamo di fronte a molteplici difficoltà, legate soprattutto a formazione e informazione: gli Its sono ancora poco conosciuti - spiega la vicepresidente -, anche dalle scuole che invece dovrebbero proporli in fase di orientamento come alternativa al percorso universitario o all’ingresso diretto nel mondo del lavoro. Di riflesso è estremamente difficile arrivare alle famiglie».
Da una parte dunque ci sono le aziende, bramose di nuove leve, che fanno rete e vogliono formarsele, dall’altra la platea di possibili leve, che invece sembrano guardare ancora troppo poco all’universo Its: «Come Confindustria - rileva ancora Torchiani - continuiamo a sostenere questi percorsi, anche cercando finanziamenti. A giugno, per esempio, abbiamo firmato un protocollo con la Regione, la Provincia, i due atenei della nostra città e la Camera di Commercio proprio per fare rete, stringere alleanze e far sì che tutti gli attori coinvolti siano sul pezzo. Stiamo parlando di percorsi di specializzazione tecnica avanzata - prosegue -, il nostro obiettivo è lavorare per far sì che i ragazzi siano allineati, nella loro preparazione, alle esigenze sempre più avanzate delle aziende».
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