Tecnologie 4.0 e green economy: le agevolazioni ci saranno
Il cambio di testimone alla guida del ministero dello Sviluppo Economico (Di Maio/Patuanelli) segna anche un cambio d’indirizzo. Il ministro intende rendere strutturali le misure 4.0 a favore delle imprese rimodulandole, anche secondo una visione più attenta ai dettami della green economy, senza dimenticarsi di accompagnare chi lavora nei luoghi di trasformazione tecnologica, nei percorsi di formazione.
Ecco così pubblicati il bando Voucher per l’Innovation Manager che prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto, tra i 25.000 e gli 80.000 euro, per le medie e piccole imprese che investono in prestazioni consulenziali di natura specialistica e il bando sull’Economia Circolare che, con un’agevolazione a fondo perduto del 20% e un finanziamento a tasso agevolato del 50%, finanzia investimenti da 500.000 a 2 milioni di euro.
A confermare la consistenza di alcune misure è Alberto Bertolotti di Ibs Consulting: «Tra i 500 milioni di euro messi a disposizione a settembre dal Mise per i grandi progetti di R&S, una buona parte sono riservati a finanziare la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare». Mentre tra i contributi e gli incentivi fiscali ancora disponibili, le aziende potranno continuare a fruire del credito d’imposta per le attività formative del personale impiegato nelle tecnologie 4.0 grazie ad un incentivo graduato alla dimensione aziendale; del Superammortamento del 130% per gli investimenti fino a 2,5 milioni effettuati sino al 2020; della Nuova Sabatini, che ha un residuo disponibile del 13% delle risorse utili 2019; nonché del Patent Box, lo strumento che introduce un regime opzionale di tassazione agevolata, sino al 2020, per i redditi derivanti dall’utilizzo della proprietà intellettuale.
Resta quindi confermato (ma sul tutto servirà attendere il nero su bianco dei provvedimenti attesi ad ore) l’incentivo fiscale destinato a sostenere gli investimenti in chiave 4.0 che consente, alle imprese, come noto, di dichiarare un costo di acquisizione maggiore, aumentando la quota annua di ammortamento (o il canone del leasing) deducibile. In queste ore, il ministro Gualtieri (Economia) ha annunciato un rilancio della misura con il rifinanziamento assicurato per il 2020 degli investimenti nel digitale ma con un campo d’applicazione allargato anche agli investimenti «green» per la sostenibilità ambientale che potrebbe avere un credito d’imposta del 40%. «Potrebbe», per l’appunto. Nelle prossime ore, come detto, se ne saprà di più.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato