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Tecnici cercansi, a Brescia è più difficile trovarli

Mancano in particolare ingegneri e meccatronici Carenza tra le più elevate a livello nazionale
Tecnico specializzato al lavoro
Tecnico specializzato al lavoro
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Siamo alle solite. Niente di nuovo verrebbe da dire leggendo l’ennesima rilevazione di Excelsior-Unioncamere che, anche per ottobre, segnala come le aziende facciano difficoltà a reperire manodopera specializzata. Semmai il dato confortante è che sta aumentando il numero delle richieste (sono 31mila in più rispetto ad un anno fa, fra figure specializzate e non) mentre per contro si accentua lo sconforto nello scoprire che, in pratica, 1 figura professionale su tre non viene reperita. Tanto più importante in questo senso la nascita di percorsi formativi dedicati anche sul fronte dell'impresa 4.0, come quello che abbiamo raccontato da poco, varato al Cerebotani di Lonato.

Programmatori-manutentori. Tra i profili professionali più difficili da reperire: i tecnici in campo ingegneristico (61,2%), come ad esempio tecnici addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico e tecnici per la gestione, manutenzione ed uso di robot industriali; gli operai specializzati nella lavorazione dei metalli (58%), tra cui fonditori, saldatori, fabbri; gli addetti a macchinari dell'industria tessile (50,3%); gli ingegneri (49,8%); gli operai di macchine automatiche (50%); gli elettromeccanici (47%), quali ad esempio installatori, montatori, manutentori di macchinari per impianti industriali, di apparecchiature elettriche, elettroniche, informatiche.

Sempre più specializzati. La domanda di lavoro si contraddistingue per una ricerca più accentuata di personale ad alta qualificazione: rispetto a un anno fa, aumenta di 1,3 punti percentuali la quota di contratti che verranno offerti ai dirigenti e alle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione e di 0,7 punti percentuali quella destinata alle professioni tecniche. I settori che fanno registrare le maggiori difficoltà di incontro domanda-offerta di lavoro sono quelli del Made in Italy e della meccatronica.

Fra i motivi alla base del mancato incontro fra domanda ed offerta di lavoro: il numero esiguo di candidati e una preparazione non adeguata alle richieste da parte delle imprese, soprattutto per quanto riguarda la capacità di stare al passo con l'innovazione. In crescita, di oltre due punti percentuali, anche la quota di imprese che ha in programma ingressi di personale.

A tenere maggiormente il passo sono soprattutto il comparto dei servizi alle imprese, dei servizi alle persone e del turismo. Su base territoriale, Milano, Torino, Brescia, Bergamo e Varese sono le province del Nord Ovest in cui è previsto il maggior numero di contratti.Una segnalazione specifica l’indagine Excelsior-Unioncamere la riserva al bresciano dove risulterebbe particolarmente difficile reperire personale qualificato. Un tema che non ammette più ritardi: servono più periti e più meccatronici. Una sfida che tocca imprese e istituzioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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