Tea Rocco della Laba vince il «Sergio Cereda Award»

«Una visione raffinata, audace e al contempo profondamente umana, che cattura lo spirito di un vero designer». Con questa motivazione Tea Rocco, studentessa bresciana del corso di Design dell’Accademia di Belle Arti Laba di Brescia, è stata proclamata vincitrice del prestigioso «Sergio Cereda Award», concorso di rilevanza nazionale dedicato all’omonimo, iconico designer di occhiali e riservato ai talenti italiani emergenti nell’eyewear design. Il premio, del valore di 10.000 dollari, è stato consegnato nei giorni scorsi a Milano, in occasione della fiera dell’occhialeria «Mido 2025».
Tema di questa edizione del concorso – ideato da Harvey Ross, fondatore di Viva International Group, di HmrHoldings e ceo di Optyx Retail group, in collaborazione con la famiglia Cereda e Mido – era «Occhiali nella loro forma pura: equilibrio tra proporzione e armonia, innovazione e rottura». Un leitmotiv che richiedeva ai partecipanti (under 30 iscritti o di recente diplomati in una scuola di Design in Italia) di sfidare i confini del design tradizionale, mantenendo al contempo un forte legame con la funzionalità e l’eleganza.
Il progetto vincente
Tra le numerose proposte, a conquistare la giuria è stato appunto il progetto di Tea Rocco, intitolato «Aura», opera che ha saputo fondere creatività, tecnica e una profonda sensibilità estetica. La giuria ha motivato la scelta sottolineando che «Aura incarna l’essenza di ciò che Sergio rappresentava: un’innovazione audace, radicata in un’eleganza senza tempo.

Il suo design va oltre l’estetica: racconta una storia di passione, precisione e coraggio, proprio come le rivoluzionarie intuizioni che Sergio ha donato all’industria dell’eyewear». A colpire la giuria è stato anche il saggio di accompagnamento, capace di restituire con intensità e profondità la visione di Cereda, «riflettendone la visione secondo cui la moda non è solo tessuto e forma, ma un linguaggio dell’anima». Il riconoscimento rappresenta un importante trampolino di lancio per la giovane designer bresciana, destinata a lasciare il segno nel panorama dell’eyewear design contemporaneo.
«Eve»
Visione, innovazione, evoluzione. Frutto della collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti Laba e Streparava, multinazionale dell’automotive, «Eve» è il nome di uno dei progetti più significativi presentati dagli studenti del corso di Design a Futura Expo: si tratta di una navetta a guida autonoma progettata per il trasporto intelligente, sicuro ed efficiente in eventi fieristici.

Grazie a un avanzato sistema di sensori radar a 360°, «Eve» rileva ostacoli e persone, adattando il proprio percorso in tempo reale e muovendosi con precisione. Completamente elettrica, si ricarica autonomamente in modalità wireless e integra pannelli solari, i quali ne prolungano l’autonomia e ne riducono l’impatto ambientale: una soluzione sostenibile e innovativa, che coniuga comfort, sicurezza ed eco-sostenibilità.
«Spazio Ape»
«Spazio Ape» è un’arnia modulare e tecnologica nata per favorire la salvaguardia delle api attraverso un approccio innovativo e sostenibile. Realizzabile con la stampa 3D, è stata progettata dalla studentessa Chiara Zani per adattarsi a contesti domestici e urbani, permettendo a chiunque di contribuire alla tutela di questa specie.

Dotata di sensori, alimentazione solare e di un sistema di ventilazione automatizzato, monitora lo stato della colonia, riducendo al minimo l’intervento umano; un’app fornisce dati in tempo reale e suggerimenti, rendendo la gestione intuitiva e accessibile. Spazio Ape non è dunque solo un rifugio per le api, ma una soluzione per preservare la biodiversità e sensibilizzare alla protezione dell’ecosistema.
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