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Senza formazione la transizione digitale non entra in azienda

I Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia «in viaggio» per studiare i casi Leonessa, Copan, Rmb e Giovanni Rana
I Giovani Imprenditori di Brescia sono guidati da Anna Tripoli - © www.giornaledibrescia.it
I Giovani Imprenditori di Brescia sono guidati da Anna Tripoli - © www.giornaledibrescia.it
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Il ritornello è sempre lo stesso, le aziende non trovano figure tecniche da inserire in organico. Un problema che affligge il tessuto imprenditoriale ormai da tempo e che, nonostante i continui appelli e gli sforzi, non si risolve.

Ecco allora che per un cambio di passo serve modificare l’approccio dell’impresa alla criticità, mettendosi in prima linea, con i punti di forza ma pure con i difetti, e ponendosi una fondamentale domanda: dove possiamo migliorare?

«Siamo partiti da questo quesito e abbiamo deciso di organizzare una roadmap delle migliori esperienze aziendali in ambito formativo presenti sul territorio - spiega la presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Brescia Anna Tripoli -. Per colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro è necessario studiare le best practice, cogliendone il meglio e calandole nelle singole realtà produttive. Dove ciò non fosse possibile come singoli, bisogna associarsi e fare del gruppo una forza».

Il viaggio dei Giovani di Confindustria è iniziato a settembre con la visita al Centro di formazione professionale Bonsignori di Remedello: qui La Leonessa di Carpenedolo (componentistica per automotive agricolo ed edilizio) «ha sviluppato col Cfp un percorso per saldatori - sottolinea Tripoli . L’azienda aveva bisogno di questi professionisti e, non trovandoli, li ha formati».

Il secondo esempio è invece stato fornito dalla Copan, leader nel biomedicale, «che promuove corsi di formazione. Si lavora per obiettivi e in modo trasversale, coinvologendo le persone». Le prossime tappe del percorso saranno invece la Giovanni Rana (pasta fresca) «dove è stata ideata una academy innovativa, pensata per attrarre i giovani talenti», e la Rmb di Polpenazze (recupero rifiuti speciali) «che al suo interno ha allestito per 30 ragazzi un vero e propio Its». Esperienze diverse ma tutte accomunate da un unico filo rosso: la formazione è uno dei principali strumenti, esattamente come confermato dal Pnrr, per rilanciare la competitività delle aziende e insieme collocarle sulla cresta dell’onda della transizione sostenibile e digitale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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