Sapere e saper fare: Becom e l’impresa condivisa con SmartOp
Sapere e saper fare erano i cardini delle botteghe rinascimentali e oggi, trascorsi cinquecento anni, lo sono anche delle nostre aziende. Per competere e continuare a progredire un’impresa ha infatti bisogno di due cose, un metodo e con esso uno strumento che sia in grado di metterlo a terra.
La società di consulenza strategica Becom, dopo cinque anni di analisi diretta di oltre cento modelli di lavoro rilevati in imprese produttive e di servizi e oltre 600 mila euro di investimenti, ha messo a punto quello che può essere definito il nuovo paradigma dell'operare in azienda, totalmente Made in Brescia. SmartOp è un software che unisce le funzionalità di molteplici piattaforme oggi presenti sul mercato (mail, trasferimento delle informazioni e metodologie di lavoro, gestione dei ticket, flusso di lavoro) «ma lo fa integrandosi con gli strumenti già presenti in azienda, favorendo un progressivo e condiviso arricchimento del know how e un notevole snellimento dei tempi di coordinamento delle attività interne ed esterne - spiega Alfredo Rabaiotti, innovation manager e ceo di Becom -. Inoltre SmartOp, essendo una piattaforma cloud, consente di operare a distanza con le stesse logiche definite in presenza».
E in un momento come quello attuale un alleato nello smart working è quanto mai prezioso. Se infatti il lavoro snello è attualmente uno strumento per contenere i contagi, nel futuro diverrà sempre più una metodologia ordinaria. «Grazie alla gestione dell’organigramma operativo SmartOp consente di creare una versione «digitale» dell’impresa, così da poter applicare processi e azioni in modo ordinato e preciso - conferma Rabaiotti -. La logica di dossier permette di avviare ogni attività comprendendo al suo interno documenti, mail dei clienti/fornitori e dei collaboratori organizzate in modo cronologico, così da permettere a tutto lo staff coinvolto nel processo di essere costantemente aggiornato».
Prima della tecnologia c'è perciò una metodologia che mette a fattore comune i vari aspetti del procedimento, perché un software senza donne e uomini che lo animano è scatola vuota. E l’approccio rinascimentale di SmartOp e di Becom risiede proprio in questo: la centralità delle persone. Una visione questa adottata, unitamente alla piattaforma, già da diverse aziende del territorio (esempi sono Streparava per l'ufficio acquisti, Cropelli per la relazione di processo interna e con i clienti e Ramazzini Egidio nel settore dell'assistenza tecnica) e che conferma Brescia come culla del fare impresa in modo umanista.
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