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Risparmio energia, il piano Calenda offre buone chances

Industria 4.0 vuol dire anche finanziamenti per l'efficienza energetica in azienda
Anche il risparmio energetico rientra nel Piano Industria 4.0 - © www.giornaledibrescia.it
Anche il risparmio energetico rientra nel Piano Industria 4.0 - © www.giornaledibrescia.it
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«Il successo del Piano Industria 4.0 dipenderà dall'ampiezza con cui ogni imprenditore utilizzerà le misure messe a disposizione», così il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda alla presentazione del corposo pacchetto di incentivi per le industrie, contenuto nell'ultima Legge di Stabilità del dicembre 2016.

Siamo oggi alla quarta rivoluzione industriale: dopo le prime tre, legate alla macchina a vapore, al motore a scoppio ed all'informatica, è arrivato il momento del passaggio all'industria digitalizzata ed interconnessa, dove, per esemplificare, internet è applicato alla produzione.

Per fare questo nuovo salto tecnologico, il Piano Industria 4.0 mette a disposizione delle aziende un bonus di circa 13 miliardi di euro, ottenibili attraverso l'applicazione di particolari procedure amministrative ed organizzative, come il super o l'iper ammortamento, la Nuova Sabatini, il credito d'imposta per la Ricerca e lo Sviluppo, gli incentivi alle start-up e alle pmi innovative, il Fondo Centrale di Garanzia, ecc.

Ora la domanda da farsi è se l'Industria 4.0 oltre ad essere più tecnologica, automatizzata ed interconnessa sarà anche più efficiente, ovvero se in essa vi sarà spazio anche per interventi atti a ridurre i consumi energetici.

Innanzi tutto occorre premettere che già oggi l'industria ha dato prova di saper fare efficienza energetica. Nel decennio 2006-2016 in Italia sono stati certificati risparmi addizionali di energia primaria (risparmi veri non derivanti dalla riduzione dei consumi causata dalla crisi economica) pari a 23,6 milioni di tonnellate di petrolio, la stragrande maggioranza dei quali ottenuti con interventi realizzati dalle industrie.

Poiché più gli interventi di efficientamento crescono in numero, più essi diventano onerosi (gli economisti direbbero con costi marginali crescenti), per procedere su questa via risulta decisivo individuare nuove soluzioni di miglioramento anche dove prima era difficile prevederle.

Ed è qui che viene in aiuto il Piano Industria 4.0: infatti esso contempla agevolazioni fiscali anche per l'acquisto di sistemi intelligenti per la gestione efficiente e per il monitoraggio dei consumi energetici degli impianti.

Non solo l'hardware rientra nella logica del Piano: in esso trova spazio anche il software, come quello che ottimizza autoproduzione e stoccaggio d'energia, oppure quello che consente di attribuire, all'interno del sistema di controllo di gestione, il costo energetico effettivo di un reparto o di una linea di prodotto.

Concludendo: per far fronte alle sfide future l'industria italiana deve essere pronta a cogliere tutte le opportunità, comprese anche quelle indicate nel Piano Industria 4.0.

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