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«Quello che vuoi prima che tu lo voglia»: il caso Amazon

C'è chi prevede cosa comprerete e spesso ci azzecca: è l'anticipatory shipping
Lo slogan di Amazon dice tutto - © www.giornaledibrescia.it
Lo slogan di Amazon dice tutto - © www.giornaledibrescia.it
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Proviamo a dire di qualche esempio pratico, di come alcune aziende-grandi gruppi si stanno muovendo nella gestione e soprattutto nell’utilizzo dei Big Data. Eè un’area tecnologica che ancora non ha manifestato a pieno il proprio potenziale, e ciò è dimostrato anche dalla scarsità di casi applicativi. Ma qualcosa c’è.

Guardando al di fuori della manifattura, come non riferirsi ad Amazon? Il colosso di Seattle (Usa) ha da tempo messo al centro del proprio modello di business la gestione del dato. Un esempio su tutti: il nuovissimo servizio di Anticipatory shipping. Per dirlo all'italiana, «quello che vuoi, prima che tu lo voglia».

Impossibile? Tutt'altro! Raccogliendo il numero di visite sul proprio portale web, i prodotti desiderati, le ricerche sul web (anche fuori dal sito di Amazon), i feedback lasciati sui blog o sui social network, Amazon riesce a prevedere con buona accuratezza quando e dove uno specifico prodotto sarà richiesto dal mercato, posizionando quindi scorte in modo mirato all'interno del proprio network. In questo modo non solo il cliente riceve un servizio migliore (banalmente passa meno tempo dal click dell'ordine alla consegna fisica), ma l'azienda riesce anche a contenere, e di molto, i costi logistici.

Tornando al manifatturiero, come non citare Pirelli, che con la sua ultima famiglia di pneumatici "connessi", potrà raccogliere in tempo reale informazioni circa lo stato di salute di ogni suo prodotto (pressione, spessore del battistrada, condizioni di utilizzo, …).

Per fare cosa? In primis, stimolare piani di manutenzione personalizzati in funzione dell'effettiva usura e non di un generico intervallo temporale uguale per tutti. In secondo luogo, per aumentare la sicurezza alla guida. Eventuali usure superiori alle attese e/o malfunzionamenti fuori dallo standard potranno essere comunicati in diretta al conducente e al sistema elettronico del veicolo, che potrà attivare delle misure di emergenza atte ad evitare incidenti.

Non a caso l'azienda è stata recentemente premiata come data driven company, cioè come azienda che ha saputo ristrutturarsi mettendo il dato al centro, ampliando di molto il raggio del proprio tradizionale modello di business.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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