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Quando lo scarto è un’opportunità: l’esempio di Rmb arriva in università

Il 15 dicembre l’azienda protagonista all’UniBs per parlare di recupero di rifiuti speciali e non
La sede di Rmb a Polpenazze si estende su un’area di circa 100.000 mq - © www.giornaledibrescia.it
La sede di Rmb a Polpenazze si estende su un’area di circa 100.000 mq - © www.giornaledibrescia.it
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Un business che pone al centro il recupero e lo smaltimento di rifiuti speciali, sia pericolosi che non. È il modello adottato da Rmb di Polpenazze del Garda, che, fin dal 1981, si occupa del recupero di nuove materie prime dai rifiuti, gestendone il ciclo completo nel totale rispetto dell’ambiente e che, in tale settore, è una delle principali piattaforme polifunzionali d’Europa.

Un’esperienza virtuosa completamente targata made in Brescia e che verrà illustrata, assieme alle case history di altre realtà produttive (Fonderia di Torbole e Valli spa), nel corso del convegno «Esperienze di economia circolare applicata al trattamento dei rifiuti», in programma il 15 dicembre dalle 8.30 all’auditorium Collegio Lucchini di via Valotti, per iniziativa dell’Università degli Studi di Brescia-Dipartimento Dicatam. Al seminario parteciperanno numerosi esperti, docenti e ricercatori nell’ambito dell’ingegneria sanitaria-ambientale e delle aree energia, aria, sicurezza, nonché rappresentanti di Confindustria, A2A e Apa, Ara Lombardia, Ance ed Enea.

Qui si inserisce Rmb, che grazie alla pluridecennale esperienza, è in grado di raggiungere standard molto elevati di separazione e valorizzazione delle diverse frazioni metalliche (ferrose e non ferrose) giunte a fine vita, garantendo il totale riutilizzo in acciaierie e fonderie.

Il protocollo

A tale scopo, l’azienda ha implementato un «Protocollo di gestione rifiuti» che definisce in dettaglio ogni fase del processo: dalla programmazione degli ingressi al controllo sui materiali in arrivo all’impianto, fino alle successive lavorazioni e alla produzione di end of waste o nuovi rifiuti da avviare a recupero o a smaltimento finale presso impianti terzi debitamente autorizzati. È inoltre provvista di un sistema integrato di gestione della qualità ambiente, salute e sicurezza sul luogo di lavoro certificato secondo le norme Iso 9001:2015, Iso 14001:2015 e Iso 45001:2018.

La piattaforma di Rmb è dotata di numerose sezioni impiantistiche, studiate e progettate per ottimizzare il trattamento e recupero di svariate tipologie di rifiuti, che comprendono per esempio ceneri pesanti da termovalorizzatore di rifiuti urbani e speciali e metalli da essi decadenti, terre e rocce da scavo provenienti da attività di bonifica di terreni, veicoli fuori uso e parti di essi, metalli ferrosi e non, imballaggi e materiali assimilabili.

Ad oggi, Rmb detiene vari siti produttivi (la sede principale di Polpenazze si estende su una superficie di circa 100.000 mq) ed esercita le proprie attività direttamente o tramite società controllate e collegate, con stabilimenti ubicati in Italia. La volontà di incrementare l’attività sta tuttavia spingendo la società bresciana verso un’espansione delle sedi produttive oltre i confini italiani, nell’ottica di una vicinanza al prodotto da recuperare quale elemento essenziale per un impatto sempre più positivo sull’ecosistema.

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