GdB & Futura

Quando è la didattica si fa 4.0: le app per i bimbi da 3 a 8 anni

Al tempo del coronavirus con le scuole chiuse, le proposte di una startup barese si rivelano utili: le materie di scuola, in modo nuovo
Bimbi giocano e imparano con un'app - Foto tratta da www.marshmallow-games.com
Bimbi giocano e imparano con un'app - Foto tratta da www.marshmallow-games.com
AA

Le scuole chiuse fino al 3 aprile fanno sì che la didattica debba necessariamente essere ripensata, anche e soprattutto attraverso la tecnologia. E accanto ai sistemi per ricreare online una classe, tramite sistemi di videoconferenze o streaming, esistono già soluzioni integrative delle tradizionali forme di insegnamento. La startup barese Marshmallow games, nata nel 2017 su idea dei due fratelli Cristina e Davide Angelillo, di Massimo Michetti e Marianna Pappalardi, fa proprio questo. Attraverso una serie di app per Ios e Android, scaricabili dagli store dei due sistemi operativi, bambini di età compresa dai 3 agli 8 anni possono «approfondire le materie scolastiche con un approccio nuovo - spiega Cristina Angelillo -, affiancando all’apprendimento il gioco».

Create da un team interdisciplinare di professionisti, informatici, grafici e pedagogisti, le applicazioni di Marshmallow games coprono materie quali la matematica, l’inglese, l’italiano, la storia e la geografia. Ma non solo. Diverse infatti sono le possibilità di apprendimento anche per bambini in età prescolare. Tramite Math Tales per esempio il piccolo dovrà aiutare Pietro il fattore a ritrovare i suoi animali, imparando così forme, colori e numeri. Per i più grandi c’è Cosmolander, che porta il bambini tra le stelle e i pianeti, affrontando in modo innovativo l’astronomia.

Un percorso didattico vero e proprio, che i genitori possono tenere monitorato. Tutte le app sviluppate dalla startup barese infatti dispongono di un’area parent, appositamente pensato per mamme e papà al fine di tenere sotto controllo gli sviluppi dei propri figli. Dulcis in fundo l’ultima perla di Marshmallow games. Oltre alle app infatti sono state sviluppate delle apposite filastrocche per insegnare ai bambini i rudimenti dei saperi, affiancando così alla tecnologia la sempre fondamentale comunicazione orale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato