Plug and Play, un nuovo orizzonte per il food italiano
Una notizia non bresciana ma a noi vicinissima per una serie di ragioni: perché ci dice come sta girando il mondo, perché conferma la capacità attrattiva di Milano, perché dice anche come ci siano fior di gruppi mondiali che, semplicemente e straordinariamente, aprono sedi (più o meno fisse e stabili) in giro per il mondo, puntando a mettere in contatto aziende, gente, inventori e ricercatori, persone e business diversi. Una sorta di Contamination Lab su scala mondiale.
La notizia è questa: la piattaforma mondiale di innovazione, Plug and Play, sceglie l'Italia per lanciare il suo primo acceleratore nell'area food and beverage al di fuori della Silicon Valley con ciò confermando una sorta di primato italiano nel settore. Nasce così Plug and Play Italy, inaugurata nei giorni scorsi a Milano, insieme ai quattro soci fondatori: Esselunga, Lavazza, Tetra Pak e UniCredit. L'istituto di credito si unisce anche al programma europeo Fintech a Francoforte, il che dice che, per l’Europa e l’area Finanza, Plug and Play pensa sia l’area tedesca quella a più elevata innovazione.
«Plug and Play è nata venti anni fa nel nostro Lucky Building, dove hanno avuto origine Google, Paypal e Dropbox. Siamo particolarmente eccitati di espanderci in Italia e di mettere in contatto le aziende leader del Paese con le nostre startup internazionali, offrendo accesso ai nostri programmi globali ad imprenditori italiani talentuosi», ha detto il Ceo e fondatore di Plug and Play, Saeed Amidi, in occasione dell'inaugurazione del Milan hub, presso Frigoriferi Milanesi. Il programma di Plug and Play Italy prevede due percorsi l'anno di tre mesi ciascuno, durante i quali le startup collaboreranno con le aziende, in un’ottica di open innovation, per creare innovazione sulla base delle specifiche esigenze di ognuno.
Plug and Play, che ad oggi conta oltre 10 mila startup e 300 partner aziendali, è pronta ad accogliere altre aziende del food italiane e a coinvolgere anche altri settori chiave del Made in Italy, spiega uno dei managing partner del gruppo in Italia, Andrea Zorzetto. L'obiettivo è quello di «creare valore lungo tutta la filiera», spiega il direttore clienti di Esselunga, Roberto Selva, sottolineando che «fin dall'inizio, Esselunga ha posto l'innovazione come una delle priorità chiave. Siamo impazienti di avere l'opportunità di collaborare con startup giovani e di creare un canale di comunicazione tra il nostro know-how e le loro capacità d'innovazione».
Anche per Lavazza l'innovazione «riveste un ruolo chiave e un driver fondamentale nella diffusione della cultura del caffè italiano in tutto il mondo», spiega il Chief Marketing Officer di Lavazza, Sergio Cravero. Grazie a questo progetto, «metteremo insieme la tradizione di un'azienda di 120 anni con giovani realtà».
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