Per investimenti 4.0 cura choc e per le Pmi 2021 da non perdere
Le smentite sono sempre possibili, ma, ad oggi, è francamente difficile pensare che il nuovo piano nazionale Transizione 4.0 non venga approvato nella legge di bilancio. Qualche aggiustamento è possibile ma, per quanto dichiarato dal ministro allo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, la legge di bilancio prevederà un fondo da 24 miliardi per favorire innovazione e investimenti. Un piano choc, dice a seguire il viceministro Stefano Buffagni. E quindi siamo qui: pronti ad essere scioccati da quello che - se alle parole seguiranno i fatti - si annuncia essere per davvero il più imponente piano di sostegno mai deliberato per sostenere investimenti per industria e imprese.
Ecco alcune delle principali disposizioni del Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 con una avvertenza aggiuntiva e preliminare che sarà bene che le aziende interessate tengano presente. L’alert è per le Pmi sotto i 5 milioni di ricavi: per il 2021 - e solo per il 2021 - hanno la possibilità di sfruttare in pieno e nell’esercizio il credito d’imposta. Quando mai è capitato?
La durata
I nuovi crediti d'imposta sono previsti per 2 anni; la decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2021.
Superofferta per il 2021
Come detto appena sopra, per gli investimenti in beni strumentali «ex super» e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d'imposta è fruibile in un anno; è ammessa la compensazione immediata (dall'anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali.
Maggiorazione tetti ed aliquote
Incremento dal 6% al 10% per tutti del credito beni strumentali materiali (ex super) per il solo anno 2021; incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile. Per spese inferiori a 2,5 milioni di euro: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022; per spese superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022; per spese superiori a 10 milioni di euro e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022. C’è poi per i beni immatriali l’incremento dal 15% al 20%; massimale da 700 mila euro a 1 milione di euro.
R&S e innovazione tech & green
Per R&S incremento dal 12% al 20% e massimale da 3 milioni a 4 milioni; innovazione tecnologica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni; innovazione green e digitale: incremento dal 10% al 15% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.
Credito formazione 4.0
Estensione del credito d'imposta alle spese sostenute per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori; è riconosciuto nell'ambito del biennio interessato dalle nuove misure (2021 e 2022). «Molto importante - commenta l’ing. Marco Belardi, consulente del ministero - è l'accorciamento del recupero fiscale che da 5 scende a 3 anni: la misura perfetta per le aziende quando si misurano con questo tipo di investimenti».
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