Chi ha paura dell’energia nucleare?

Per anni è stato un argomento tabù, uno di quelli che al solo nominarlo provoca alzate di sopracciglia o commenti indignati. Il vento però pare essere cambiato e adesso il nucleare è tornato sulle bocche delle persone e sulle scrivanie delle istituzioni. Le motivazioni sono tante, sebbene ce ne sia una più importante di altre.
Coniugare la transizione sostenibile con la competitivà ora come ora è difficilissimo. L’energia costa troppo e le alternative a gas, carbone e petrolio non garantiscono approvvigionamenti sufficienti o costanti. Ecco quindi che il nucleare è tornato a far parlare di sé, tramite le aziende, gli esponenti del governo o attraverso le istituzioni locali, vedasi l’apertura in Lombardia del presidente Attilio Fontana.
C’è però da abbattere un muro di diffidenza molto solido, una barriera che da Chernobyl in poi si è cementata in Italia con due referendum, nel 1987 e nel 2011. E solo la conoscenza, non semplice in una materia tanto tecnica e scientifica, può essere la chiave per smuovere le coscienze.
Come fare a spiegare che tra tutte le tecnologie energetiche disponibili quella nucleare è una delle più sicure in assoluto? Come far capire che le scorie di uranio post lavorazione non mettono a rischio la salute dell’uomo e dell’ambiente? A che punto è la tecnologia e quali potrebbero essere i tempi di realizzazione di una centrale in Italia? Non sarà questo il luogo per dare risposte tecniche, servirebbero molte più parole.
A chi legge ed è diffidente si può qui solo dire che un no per partito preso, sulla base di idee di un passato ormai superato e dettate dall’emotività di un determinato periodo (la paura del disastro nucleare post Chernobyl), non basta come risposta. Serve informarsi, confrontarsi, affidarsi agli esperti. Poi si potrà essere ancora contrari. Ma non perché qualcuno 40 anni fa ci disse che il nucleare è pericoloso.
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