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Officina Liberty, gli smart lab dove l’efficienza fa rima con sostenibilità

Botteghe dell’innovazione a Gardone Valtrompia: successo della terza tappa promossa dal Csmt
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Un tempo erano le botteghe dei grandi artisti e scienziati affermati; oggi sono quelle che traghettano verso nuovi orizzonti dell’innovazione. Entrambe sono come fucine all’interno delle quali è possibile acquisire nuove e più avanzate conoscenze e abilità.

Che si parli di arte e scienza come prevalentemente avveniva nel Rinascimento, o di nuovi orizzonti tecnologici e strumenti sostenibili come accade oggi, il concetto non cambia: rientra sempre nei passaggi che la specie umana compie, in ogni epoca, per progredire in qualcosa.

All’Officina Liberty di Gardone Valtrompia, seconda casa del Csmt, le «Botteghe dell’innovazione sostenibile» hanno riaperto i battenti. Una terza edizione, quella che si è tenuta ieri, che ha riscosso come sempre un grande apprezzamento: hanno infatti registrato il tutto esaurito le iscrizioni ai cinque smart lab condotti da tutor del Csmt, Gn Techonomy, Iobo, Mìpu Predictive School, Resolution Hub, Scape Siemens.

La giornata

Iniziata alle 8.30 e terminata alle 14, la giornata ha visto i partecipanti ruotare, in gruppi di massimo 10 partecipanti, in ogni bottega attraverso sessione della durata di 45 minuti. Come spiegato ieri da uno degli iscritti, «i temi e gli argomenti trattati sono stati vari e anche molto diversi tra loro: non necessariamente tutti sono attinenti al mio ruolo in azienda ma, una volta rientrato, potrò trasmettere le conoscenze apprese oggi ai colleghi, affinché si crei una sorta di catena del sapere che proietti tutti verso una innovazione che abbia come caratteristica fondante la sostenibilità».

Un termine, quest’ultimo, che negli anni ha inglobato in sé molte declinazioni e sfaccettature, facendo in modo che quello ambientale venisse accompagnata da fattori come quello sociale e non solo. Una sostenibilità a tutto tondo, insomma, verso la quale ci si sta incamminando sempre più con approcci concreti.

I temi

In una delle «botteghe dell’innovazione» proposte a Officina Liberty si è parlato di manutenzione predittiva toccando con mano sensori di vibrazioni, termocamere e pistole ad ultrasuoni, tutti strumenti che permettono di capire talvolta anche con mesi di anticipo, se la macchina subirà dei guasti, in modo da prevenire un eventuale fermo della produzione. Da qui si è passati agli impianti di automazione industriale, al controllo delle emissioni per la decarbonizzazione e alla gestione intelligente dell’energia nell’ambito della produzione.

Un altro approfondimento ha riguardato il Digital Twin nel mondo industriale: attraverso esempi concreti ed esperienze reali, il workshop ha illustrato come le soluzioni tecnologiche tangibili e misurabili possono apportare vantaggi alle aziende. I nuovi modelli di business sostenibili sono stati al centro del lab sulle società benefit per imparare a vagliare la sostenibilità e l’equilibrio delle azioni di un’azienda sul piano economico, sociale e ambientale.

La quinta proposta ha interessato il passaggio dal sistema produttivo tradizionale all’Industrial Internet of Things con l’obiettivo di individuare soluzioni veloci per raggiungere obiettivi di produttività, efficienza e sostenibilità, consentendo una politica di manutenzione predittiva, riduzione di fermi impianti e scarti, e risparmio energetico.

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