Nel 2020 arriva il 5G, nulla sarà mai più come prima
Auto che si guidano da sole, operazioni chirurgiche a distanza, smartphone e tablet connessi alle casse del supermercato e alle ambulanze, 4.0 come norma in tutte le imprese e gli esercizi commerciali. Sembra fantascienza, ma dal prossimo anno potrebbe essere una realtà sempre più concreta.
Nel 2020 debutterà infatti il 5G, il prossimo standard di comunicazione mobile che permetterà di collegare ad alta velocità ogni cosa. Come per gli altri standard, 5G significa 5th Generation, cioè quinta generazione. Nel 1991 nacque il 2G, che era incentrato sui servizi voce, con il 3G si pensò non solo alle conversazioni, ma anche all'utilizzo di internet in mobilità, mentre con l'attuale 4G il settore internet mobile a banda larga ha avuto il sopravvento, con un netto miglioramento della velocità e dell'efficienza.
L'attuale 4G non è tuttavia adatto a sostenere un'evoluzione tecnica che richiede che tutto sia connesso con tutto. La Next Generation Mobile Networks Alliance definisce il 5G uno standard in grado di soddisfare i seguenti scenari: velocità dati di decine di megabit al secondo per decine di migliaia di utenti, un gigabit al secondo simultaneamente a molti lavoratori con gli uffici posti sullo stesso piano, centinaia di migliaia di connessioni simultanee per massicce reti di sensori senza fili, efficienza spettrale e dei segnali significativamente potenziata in confronto al 4G, copertura migliorata, latenza (cioè tempo di connessione tra dispositivi) drasticamente ridotta rispetto a oggi.
Non è dunque solamente una questione di banda: ogni dispositivo sarà interconnesso e andrà alla ricerca di sinergie con altri dispositivi, ogni entità IoT avrà minori consumi e una durata delle batterie moltiplicata per dieci volte. Vi saranno miliardi di oggetti collegati alla rete in contemporanea in tutto il mondo, con velocità elevata e tempi di risposta molto ridotti, grazie alla possibilità di utilizzare sempre la frequenza migliore per la trasmissione.
Che cosa cambierà? Molto, stando alle previsioni. Il 5G consentirà non solo una navigazione in internet più rapida da smartphone e tablet, ma anche la creazione di una rete veloce, a cui sarà collegato ogni singolo dispositivo. Nelle smart city del futuro tutti i servizi e i device saranno gestiti tramite 5G, dalla viabilità ai video e sensori di sicurezza, passando per gli elettrodomestici della casa: tutto sarà connesso e gestibile da remoto attraverso una rete veloce e a bassa latenza.
Le auto a guida autonoma avranno grandi benefici, perché il 5G consentirà loro di dialogare in tempo reale con le infrastrutture delle strade, ottenendo informazioni vitali per la sicurezza dei conducenti. Anche le smart home beneficeranno del 5G, perché tutti gli oggetti della casa saranno collegati e potranno scambiare dati con l'esterno, oltre che essere gestiti da remoto da un unico dispositivo.
Un altro settore che potrebbe compiere enormi progressi grazie al 5G è l'e-health, in particolar modo la chirurgia e la medicina a distanza. In Cina si è tenuto recentemente il primo esperimento di chirurgia da remoto in 5G: un chirurgo della provincia sud-orientale del Fujian ha utilizzato la rete di nuova generazione per controllare due braccia robot a 50 km di distanza. Durante la procedura il medico ha rimosso il fegato di un animale da laboratorio. E questo proprio grazie al fatto che il 5G, oltre a essere almeno dieci volte più veloce del 4G, vanterebbe una latenza di appena 0,1 secondi.
Per quanto riguarda l'intelligenza artificiale, il nostro smartphone sarà connesso con computer e sistemi intelligenti in grado di migliorarne le performance. Per esempio, ci basterà pronunciare una frase perché un server cloud ci restituisca la traduzione in un'altra lingua in tempo reale.
Infine, ma non meno importante, l'automazione. Il 5G è anche una delle tecnologie su cui fa affidamento l'industria: questa velocità e capacità di connessione permetterà di controllare a distanza robot e dispositivi tecnici, anche in ambienti pericolosi per l'uomo. Ne è un esempio T-HR3, il robot di Toyota pensato per aiutare gli esseri umani in ambienti domestici, ospedali, cantieri, zone colpite da disastri e addirittura nello spazio: lo si controlla fino a dieci chilometri di distanza attraverso un visore 3D proprio grazie alla connessione 5G.
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