GdB & Futura

Mito da sfatare: gli istituti tecnici non sono scuole di serie B

Le aziende per prime devono trovare il modo di intervenire per aiutare gli istituti tecnici.
Il nuovo laboratorio hi-tech dell'Itis Castelli - © www.giornaledibrescia.it
Il nuovo laboratorio hi-tech dell'Itis Castelli - © www.giornaledibrescia.it
AA

Forse la cosa è vera o magari no. Ma in giro c’è ’sta storia che gli istituti tecnici siano un po’ scuole di serie B. La scrivo in modo un po’ grezzo ma credo che c’intendiamo. Oggi forse meno che un tempo (la diffusione della tecnologia in famiglia, il fatto che tutti i santi giorni si scriva che le aziende cercano tecnici eccetera eccetera) ma l’impressione resta. Per dirla chiara: il liceo è meglio.

Naturalmente ognuno è libero di tenersi le sue idee ma per le aziende questo è un problema, non piccolo. Sempre più le nostre aziende si rendono conto che la mancanza di personale qualificato è un limite alla crescita e quindi è una seria ipoteca per il futuro visto che se non si cresce si secca. Sta diventando una questione vitale. È come se una fabbrica di valvole e rubinetti non avesse barre di ottone. Che si fa?

Ovviamente con l’ottone si andrebbe per il mondo a cercare qualche residuo fornitore e ovviamente ci si predisporrebbe a pagarlo come oro. Con i tecnici, con le persone, la cosa si complicherebbe un poco ma, in fondo, si potrebbe ingaggiarli, per fare un esempio, laddove ci siano scuole ma non fabbriche (al Sud, ad esempio). Oppure - traguardando un po’ più lontano nel tempo - bisognerebbe trovare il sistema per rendere questo tipo di scuole più attrattivo, più invogliante per i ragazzi (e le ragazze), svecchiando le scuole stesse, in molti casi malmesse e con laboratori Anni Cinquanta. La cosa non è impossibile.

All’Itis Castelli di Brescia, ad esempio, da qualche anno un gruppo di persone e aziende ha dato vita alla Fondazione Castelli che trova risorse per rifare laboratori. Lo fanno perchè son buoni? No, in realtà sono molto egoisti, ma hanno capito che se lo fanno avranno più tecnici e più preparati. «Siate egoisti, fate del bene», come recita un ineguagliato slogan dell’Opera San Francesco...

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato