Metalli «green»: la sostenibilità passa dal lavoro dell’intera filiera
La filiera della lavorazione dei metalli sta vivendo una grande trasformazione. Settore tradizionalmente energivoro e gravato da un forte impatto ambientale, ha imboccato, direzione ormai imprescindibile, la strada della progressiva conversione verso una produzione più green e sostenibile.
Traguardo certo non semplice ma anche nel Bresciano le aziende del comparto stanno lavorando per ridurre le emissioni, i consumi di energia e incrementare il recupero di scorie, all’insegna dell’economia circolare.
Le esperienze
Per questo il primo appuntamento del ciclo di incontri promosso da Gdb&Futura, pensato per raccontare la doppia transizione digitale e ambientale con la quale è alle prese il mondo produttivo, ha scelto di approfondire esperienze di sostenibilità lungo tutta la filiera dei metalli, dalla ricerca alla produzione per arrivare all’utilizzo nei cicli produttivi. Ne è un esempio l’esperienza di Gatti Filtrazioni Lubrificanti, specializzata nella filtrazione di lubrificanti industriali, che ha coinvolto la Mori 2A di Nuvolento (sede dell’incontro) e Alfa Acciai. Il ceo e founder dell’azienda di Bedizzole Fabio Gatti ne ha raccontato la genesi.
«Nasciamo nel 2009, crescendo pian piano anche grazie ai nostri partner - ha spiegato durante il convegno moderato dal giornalista Stefano Martinelli -. Con Mori 2A siamo per esempio partiti dall’analisi degli oli, con l’obiettivo di ridurre fermi macchina, smaltimento dei liquidi, manutenzioni e quindi l’impatto ambientale». Alvise Mori, ceo di Mori 2A, ha aggiunto: «La manutenzione oggi è fondamentale per la sostenibilità e l’olio idraulico è una componente importante. Abbiamo aderito al progetto perché crediamo nell’importanza dell’essere sostenibili». Patrick Bonomi, responsabile impianti di laminazione a caldo di Alfa Acciai, ha ricordato come «noi produttori energivori e lo spreco di fonti energetiche deve essere limitato il più possibile. Il gruppo ha fatto grandi passi nella direzione della sostenibilità, si pensi per esempio al sistema di recupero calore dai fumi dell’acciaieria».
Ricerca
E la ricerca è fondamentale per arrivare a una produzione sempre più green. Marcello Gelfi, professore ordinario di Metallurgia all’Università degli Studi di Brescia, ha presentato casi di studio dell’ateneo, in particolare il recupero e la valorizzazione di scorie nere da forno elettrico, «che in passato erano quasi tutte destinate alla discarica - ha spiegato - . Nel 2022 sono state prodotte nella sola Lombardia 1,3 milioni di tonnellate di scoria nera e 400 mila tonnellate di scoria bianca. Regione Lombardia ha istituito il Tavolo scorie cui partecipa anche l’UniBs, che ha elaborato linee guida per il loro recupero, partendo per sempio dallo studio svolto all’interno dell’università per il recupero delle scorie come filler nei materiali polimerici».
Ludovico Monforte, project manager di Futura Expo ha portato i suoi saluti: «L’obiettivo della manifestazione è essere vetrina delle eccellenze del territorio, che in tema di sostenibilità, ambientale ma non solo, stanno facendo grandi cose. Con la seconda edizione vogliamo diventare riferimento nazionale ed è anche in quest’ottica che abbiamo stretto un accordo con il territorio bergamasco».
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