Macchine utensili: qualcosa si muove (anche in Italia)
Qualcosa (anzi: più di qualcosa) si sta muovendo nel manifatturiero nazionale. Nei giorni scorsi i dati dell’Ucimu sulle vendite di macchine utensili, e poi quelli di Unioncamere Lombardia sull’andamento complessivo della nostra industria nel primo trimestre dell’anno, dicono - per l’appunto - che qualcosa si sta muovendo. «I numeri che emergono dalla rilevazione trimestrale della raccolta ordini Ucimu di macchine utensili sono molto confortanti (+5,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno)». È il commento del ministro allo Sviluppo Carlo Calenda. «È particolarmente significativo, poi - dice sempre Calenda - che questo risultato sia determinato dall'incremento degli ordinativi raccolti sul mercato nazionale (+22,2%)».
Carlo Calenda spiega che «secondo quanto dichiarato dalla stessa Ucimu, si tratta dei primi frutti dell'applicazione del Piano Nazionale Industria 4.0 che dimostrano la bontà della scelta del governo di puntare su incentivi fiscali di natura automatica per gli investimenti in macchinari e beni strumentali. Confido che questo trend positivo possa consolidarsi e rafforzarsi nei prossimi mesi».
Bene, come detto, anche il dato lombardo riferito, in questo caso, all’intero settore industriale. Nel primo trimestre del 2017, secondo le rilevazioni di Unioncamere, la produzione industriale cresce oltre le aspettative (+1,7 congiunturale; +4% tendenziale), gli ordini esteri (+4,2) si confermano una componente imprescindibile del business delle nostre imprese e conforta la riacquisita solidità del mercato interno (+2,1) regionale.
A testimonianza dell'ottimo stato di salute dell'industria lombarda anche la ripresa degli investimenti - come conseguenza degli incentivi del Piano su Industria 4.0 - e i dati relativi all'occupazione, che in questo trimestre cresce dello 0,5%, e l'ulteriore forte calo del ricorso alla cig passata dall'11,1 all'8,9. Ma è l’indice di produzione manifatturiero a dare maggiormente il senso della forte crescita dell’industria: il 106,8 registrato ha raggiunto i livelli europei (107,9), con l'Italia è al 94,2. Con questa accelerazione, quindi, il manifatturiero lombardo corre più della media europea.
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