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L'Europa segna ancora il passo nell'adozione di tecnologie digitali

Gli Stati Uniti rimangono leader, mentre nell'Ue l'Italia è al diciannovesimo posto con il 62,6% di tasso di digitalizzazione delle aziende
L'Italia è al 19esimo posto con il 62,6% di tasso di digitalizzazione delle aziende
L'Italia è al 19esimo posto con il 62,6% di tasso di digitalizzazione delle aziende
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In Europa l’adozione delle tecnologie digitali da parte delle aziende è in ritardo rispetto agli Stati Uniti. Secondo uno studio della European Investment Bank diffuso poche settimane fa la media europea si attesta al 65%, 6 punti percentuali in meno rispetto alle imprese a stelle e strisce che superano quota 71%.

La situazione all’interno nel Vecchio Continente rivela inoltre alcune peculiarità: se da una parte non sorprende che la rivoluzione digitale sia guidata dai paesi nordici (Danimarca, Olanda e Finlandia formano il podio tutte sopra la quota dell'80%), dall’altra stupisce che le grandi potenze economiche fatichino più del previsto. L’Italia si attesta solo al 19esimo posto su 28 nazioni presenti nello studio con il 62,6% di tasso di digitalizzazione delle aziende: il Bel Paese è al di sotto della media europea ma di poco avanti alla Francia (62,5%) e sopra il Regno Unito (61,3%). Fatica anche la Germania solo al 15esimo posto, mentre Portogallo e Spagna sono nella top 10 rispettivamente in ottava e nona posizione.

Le criticità

Sebbene l’Italia sia sopra la media europea su diversi parametri di questo studio, ci sono due fattori che penalizzano fortemente il Bel Paese: per quasi 2 aziende su 3 (63%) l’infrastruttura digitale permane un problema concreto e il tasso di digitalizzazione delle PMI rimane al di sotto della media europea di ben 15 punti percentuali.

Le opportunità

In questo senso, però, non manca l’opportunità di recuperare il terreno nei confronti delle altre nazioni: nei prossimi anni tra Pnrr e Fondo Complementare ci sono a disposizione quasi 50 miliardi di euro da investire sulla infrastruttura digitale con l’obiettivo di aiutare le aziende di casa nostra a intraprendere un percorso di evoluzione tecnologica in modo che possano essere più competitive sul mercato.

Alla guida della digital transformation italiana ci sono le grandi aziende e il settore dei servizi la fa da padrone con oltre il 60% delle aziende che adotta l’uso di tecnologie digitali (dato superiore alla media europea). In questa rivoluzione digitale saranno sempre più centrali e coinvolti i servizi mobile: secondo un recente studio divulgato da Ericsson il traffico dei dati globale raggiungerà i 288 exabyte al mese con un tasso di crescita medio del 4,4%. Questo aumento sarà sostenuto dalla diffusione globale del 5G che sempre entro il 2027 rappresenterà il 62% del traffico dati mobile mondiale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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