Lavoro e paradossi: appunti sparsi per il ministro Orlando
Diciamo pure che è la solita storia. Puntualmente, mesi sì mese no, le varie associazioni di categoria, gruppi di imprese, aziende, Camere di commercio, banche dati varie, imprese di lavoro interinale et similia, lanciano il loro allarme: non si trova personale qualificato, specializzato, tecnici, operatori alle varie macchine, specialisti di informatica e figuriamoci gli analisti dei big data. E puntualmente noi giornalisti (quorum ego) riprendiamo il tutto come ovviamente dobbiamo fare. E quindi facciamo i nostri titoli: non si trova personale specializzato.
L'ultimo allarme in questa direzione è fresco fresco ed è a cura dell'osservatorio Excelsior (fra i più puntuali) di Unioncamere, da cui emerge come una impresa su tre fatica a trovare personale per coprire 1,2 milioni di posizioni, ovvero: ci sono (ci sarebbero, via) 1,2 milioni di posti di lavoro liberi, da occupare, e invece non si trova nessuno pronto o disposto ad occuparli. È un enorme paradosso, non solo di oggi, intendiamoci, ma oggi è un doppio paradosso visto che c'è molto impegno (giustamente, per molti aspetti) nel bloccare migliaia di licenziamenti, qualcuno dice addirittura oltre 200 mila non appena scadrà il blocco per Covid.
Naturalmente è un problema dannatamente serio: quello dei licenziamenti e quello del non riuscire a fare incontrare domanda ed offerta sgombrando da subito il campo dal sospettare possibili impedimenti vari e diversi perché tanto c'è il reddito di cittadinanza. Qualcuno di sarà, d'accordop, ma il tema è troppo importante per svilirlo a pura furbaggine.
Però il tema esiste e a poco pare siano serviti i navigator che dovevano far incrociare mare del lavoro le aziende che cercano personale con chi un lavoro lo cercava. Sul tema navigator si è scritto molto, quasi mai pro-navigator. Ora - sommessa proposta al neoministro al Lavoro, l'usualmente compassato Andrea Orlando - perché non provare a metterci la testa su questa cosa, ma mettercela per davvero. Provare a individuare tre-quattro sedi come zona d'esperimento controllato e sostenuto della cosa: ovvero del vedere se, per davvero, è così impossibile avere qualche riscontro in più in termini di positività, attivare qualcosa che possa essere poi di modello per il resto d'Italia.
E quindi faccio una modesta proposta (non richiesta) al neoministro al Lavoro Andrea Orlando. Ci mettiamo di lena a lavorare su queste strutture pilota e vediamo come finisce. Qualche anno fa, ricordo che la sezione civile del tribunale di Torino risultò essere la migliore sezione d'Europa, non d'Italia, d'Europa. E francamente non ho mai capito poi perchè il modello-Torino non sia poi stato esportato.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato