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La storia dei salami dei Marchesini tutta nel Qr-code

L’innovazione ideata e gestita dai giovani fratelli Laura e Andrea
Andrea Marchesini con un maialino appena nato - Foto © www.giornaledibrescia.it
Andrea Marchesini con un maialino appena nato - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il sigillo, grazie ai segreti del 4.0, racconta tutta la storia dell'insaccato, sia esso salume o altro, dal campo alla tavola. Basta inquadrare, con il cellulare e lo smartphone, il Qr - code impresso sul sigillo, con l'apposita applicazione. Un metodo di registrazione oggi abbastanza diffuso ma certamente piuttosto inconsueto in agricoltura e a maggior ragione in una piccola azienda.

L'idea del Qr - code dei suini, una sorta di carta di identità che dall'animale allevato porta fino al prodotto trasformato, è venuta a Laura Marchesini e al fratello Andrea: con i genitori portano avanti, a Bedizzole, l'Azienda agricola Marchesini. Idea che ha portato i Marchesini, a far parte della pattuglia di progetti bresciani approdati al Premio Innovazione 2018 promosso da Giovani Impresa di Coldiretti. Laura e Andrea sono giovanissimi, lei ventitré anni, Andrea trentuno, e raccontano quanto il binomio tra chi è giovane e nativo digitale e l'esperienza possa far bene all'agricoltura. L'Azienda agricola Marchesini è nata una decina di anni fa, anche se la famiglia di Laura aveva già alle spalle una storia nel settore dell'allevamento.

«Tutto iniziò da una scommessa tra mio fratello e i miei genitori. Frequentava il primo anno delle superiori e disse ai miei genitori: se mi promuovono mi regalate dieci scrofette da genetica». Dopo il diploma in Agraria, Andrea inizia a lavorare per far crescere la sua idea con la sorella e mamma e papà. Oggi l'Azienda agricola Marchesini può contare sulla filiera completa, dall'allevamento alla trasformazione e lavorazione e fino alla vendita diretta di carni e insaccati.

«Ogni settimana mio fratello prepara tutte le informazioni della carne e dei prodotti lavorati settimanalmente e io li carico sul Qr Code», spiega Laura. Qr-code che riavvolge il nastro del prodotto fino all'allevamento e al campo, «perché noi produciamo e coltiviamo il 75% di quel che mangiano i nostri suini». Con il Qr - Code, ricorda ancora, «è possibile ad esempio sapere quante vaccinazioni ha avuto l'animale e avere informazioni precise sulla lavorazione della carne».

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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