La Smart Valley può partire: arriva la Bul
La Bul, la banda ultra larga, cambia la vita delle realtà rurali. A dirlo sono i risultati preliminari di un' indagine condotta da un gruppo di studenti e dottorandi dell'Università Cattolica, sede di Brescia, guidato da Alberto Albertini, docente di Comunicazione internazionale d'impresa, e da Elena Marta, che insegna psicologia degli interventi nelle comunità, presentati in anteprima al convegno Industria 4.0 a Vobarno.
Sul sollecitazione della Comunità montana di Valle Sabbia, della società di servizi Secoval e dell'azienda Intred, i ricercatori della Cattolica hanno indagato sul campo le ricadute in ambito valsabbino della dotazione di banda ultralarga, realizzata grazie ad un importante contributo finanziario della stessa Comunità montana. Grazie a colloqui ed incontri con i protagonisti del tessuto socio-economico locale, scelti tra dirigenti scolastici, sindaci, farmacisti, imprenditori e operatori in campo sociale, è stata scoperta una realtà locale consapevole degli effetti benefici sulla vita comunitaria di un'infrastruttura, che pone la Valle Sabbia all'avanguardia in ambito non solo provinciale.
Un investimento lungimirante permette - e gli intervistati ne sono pienamente convinti - di ridurre il gap che da sempre separa le realtà della montagna valsabbina ai contesti più dinamici della nostra regione introducendo elementi di innovazione prima più difficili se non impossibili: un piccolo operatore commerciale può, tramite internet, proporre i propri prodotti ad una platea internazionale, oppure gli universitari, grazie alla banda ultralarga, possono accedere a banche dati per ricerche, senza lasciare la Valle del Chiese, tanto da poter affermare di vivere in una smart community. Meglio: in una smart valley.
Una comunità, come la Valle Sabbia, che da sempre è stata inclusiva, ha ora l'opportunità, grazie alla nuova tecnologia, di acquisire competenze che possono avvicinare i valligiani all'affascinante tema di una cittadinanza attiva. Molti degli intervistati intravedono nuove opportunità per il territorio: la possibilità di poter lavorare in un contesto paesaggisticamente piacevole come la valle, ed essere, al contempo, connessi con il mondo. Ma, e forse soprattutto, c’è l'opportunità di tenere ancorate sul territorio aziende che, in assenza di questa infrastruttura, avrebbero lasciato la Valle. Non manca la consapevolezza che la competenza tecnica ai nuovi mezzi va orientata e guidata, ma le premesse per un futuro migliore ci sono tutte.
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