La realtà virtuale è reale ed è pronta per la fabbrica
Un tempo c’è stato Matrix. «Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità». Era un film.
Adesso - in forme sperabilmente meno inquietanti - la realtà virtuale, il mondo simulato che nel film portava al XXIII secolo, adesso la si può portare in fabbrica, negli studi, nelle aule. La realtà è arrivata. Quel che poteva esser fantascienza, oggi è - passatemi l’ovvietà - realtà.
Si può simulare non dico il mondo, ma un pezzo di mondo sì: una fabbrica, una sistema produttivo, un impianto, un motore. Si può progettare al Cad-Cam e poi animare, per così dire, questo impianto, si può simulare una sistema di macchine per ottimizzare i processi; è possibile un mondo cibernetico, virtuale, con dati e sensori che possono modellare e simulare continuativamente la realtà. È il digital twin: la copia-gemello della nostra realtà. Se avete dei dubbi, delle riserve, se alzate il sopracciglio o vi scappa un vaffa vi capisco. Non è facile prima da capire e poi da spiegare. Ma garantisco che un po’ di questa cosa già c’è.
Ne parleremo al GdB anche nell'appuntamento dell'8 maggio, ma ci arriveremo più che preparati. Infatti, la settimana scorsa, nella sala Libretti al nostro giornale, InnexHub con la Bonfiglioli Consulting e la HotMinds hanno parlato di «Lean Digital Transformation. La realtà aumentata e i processi digitali» in un incontro esemplarmente didattico e dimostrativo (lo potete trovare integralmente registrato nei video qui sotto) dove siamo arrivati con questa tecnologia abilitante: pareva la più lontana, in realtà sta guadagnando spazi ogni giorno.
Da qui l’intuizione di InnexHub, istituto che raggruppa le organizzazioni imprenditoriali bresciane e focalizzato nel far conoscere le nuove tecnologie aumentando la propensione all’innovazione delle nostre aziende. E a Marco Libretti (alla sua prima uscita pubblica da neodirettore di InnexHub) il ruolo di presentare l’iniziativa e gestire il tavolo dei relatori dopo aver ricordato quanto sin qui fatto da InnexHub (decine di incontri fra Brescia-Mantova-Cremona), creazione dell’albo fornitori qualificati in tema di tecnologie digitali, la disponibilità della struttura a fare un sopralluogo in azienda a titolo gratuito per aiutare a capire da dove partire (info@innexhub.it).
Stiamo sul tema. Da dove partire, cosa fare, chi mi dà una mano, c’è qualche fondo agevolativo? Un po’ di cose in giro ci sono. Bisogna anche darsi una mossa. Di InnexHub s’è detto. Antonella Vairano, della Camera di Commercio, ha ricordato sinteticamente quel che la Cdc sta facendo per favorire il processo di digitalizzazione. Qualche fondo c’è e bandi di varia natura sono attivati. Ma c’è soprattutto il Pid-Punto Impresa Digitale che ha sede in Camera di commercio e che ha due tecnici dedicati al tema e che si possono contattare: sono Francesco Vielmi (030.3725346) e Davide Tucci (030.3725247). Per mail scrivete a puntoimpresadigitale@bs.camcom.it. Aspettano di essere contattati dalle aziende.
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