La Cittadella dell'Innovazione avanza: 20 aziende pronte a finanziarla
Da affascinante idea la Cittadella dell’Innovazione Sostenibile si sta facendo sempre più realtà concreta. Già 20 aziende hanno infatti manifestato il loro interesse a sostenere finanziariamente il progetto, un «sogno ad occhi aperti» da 200 milioni di euro che gli ideatori, InnexHub e Csmt, contano di reperire attraverso cofinanziamento europeo (leggasi Pnrr), credito bancario e per l’appunto impegno diretto del tessuto produttivo locale. Ma la concretezza si fa tangibile anche dal punto di vista spaziale.
Ci siamo
«Abbiamo già individuato due possibili sedi - confermano Giancarlo Turati e Riccardo Trichilo, rispettivamente presidente di InnexHub e ceo di Csmt -, due perché abbiamo in mano un progetto sia in caso di green field, cioè qualora la Cittadella si dovesse costruire da zero, sia in caso di riqualificazione di una struttura già esistente».
C’è ancora riserbo sull’effettiva localizzazione dei 50mila metri quadri (lordi) del polmone tecnologico e sostenibile di Brescia. Ciò che è certo però è che questo dovrà sorgere in un’area dismessa della città «già bonificata, interconnessa e inserita nel contesto urbano» conferma il presidente dell’innovative contamination hub Emidio Zorzella.
Call to action
Ma la palla è attualmente in mano all’Amministrazione comunale di Brescia, chiamata a dare l’indicazione definitiva sul sito. I tempi però sono stretti: entro metà del 2023 il «pacchetto» Cittadella deve essere pronto per essere presentato all’Europa, pena il rischio di perdere i contributi del Pnrr e quindi veder sfumare il progetto. InnexHub Csmt vogliono evitare ad ogni costo che ciò accada e spingono il piede sull’acceleratore.
«Da oggi (ieri l’annuncio a Futura Expo) apriamo la manifestazione d’interesse all’iniziativa Cittadella - annuncia Turati -. A fine ottobre questa si chiuderà e partirà la vera e propria call to action per contare le forze e dare concretezza all’idea». Ma c’è di più. «Il principio della Cittadella dell’Innovazione Sostenibile è già attivo - annuncia Trichilo -. Come Csmt abbiamo infatti provveduto a censire tutti i laboratori delle due università cittadine e disponiamo quindi dell’intero database delle competenze, delle macchine e di cosa queste sono in grado di fare».
Tradotto ciò significa che l’attività laboratoriale potrà essere avviata prima della realizzazione della Cittadella. Una premessa di concretezza in vista dell’effettiva nascita della «bottega rinascimentale di Brescia», dove tecnologia ed economia, arte e socialità si fondono in un laboratorio «di Brescia e per Brescia aperto 24 ore sue 24, sette giorni su sette».
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