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La bresciana Turboden in Cile crea energia dalla lolla di riso

In Cile verrà installato un maxi impianto che all’anno smaltirà 35mila tonnellate di residui
In Sud America: la gestione dei rifiuti della lolla è un problema annoso
In Sud America: la gestione dei rifiuti della lolla è un problema annoso
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Dopo le Filippine e l’Egitto, la bresciana Turboden punta dritta al Sud America dove avvia il primo progetto a biomasse per la mitigazione del cambiamento climatico. La società del gruppo Mitsubishi Heavy Industries è infatti il fornitore del sistema Orc da 3,7 MWe a La Gloria per la produzione di energia elettrica da residui agricoli come la lolla di riso. In particolare, questo sistema di smaltimento, che chiama in causa circa 35.000 tonnellate all’anno di lolla di riso a Parral, in Cile, contribuirà a far risparmiare 8.567 tCO2-eq./anno, pari a un’area forestale equivalente a 3.360 campi da calcio, paragonabile alle dimensioni del centro di Santiago.

L’energia prodotta dallo smaltimento viene fornita a una società elettrica e riduce le emissioni di gas serra (Ghg) sostituendo l’energia della rete. Inoltre, il progetto previene l’inquinamento atmosferico causato dalla pratica di combustione all’aperto di residui agricoli ed evita la produzione aggiuntiva di CO2 quando i residui vengono abbandonati nei campi. Adottando la tecnologia Organic rankine cycle (Orc), che non richiede consumo di acqua, il sistema favorisce anche l’attenuazione dei cambiamenti climatici per quanto riguarda i problemi di siccità che il Cile sta affrontando negli ultimi anni.

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La Gloria ha firmato un accordo con i produttori locali cileni di riso per risolvere il problema della gestione dei rifiuti della lolla: per una legge del 2018, infatti, ogni produttore deve essere responsabile dei propri residui durante l’intera catena di smaltimento dei rifiuti. La Gloria raccoglie la lolla di riso e la utilizza come combustibile bruciato in una caldaia fornita da Uniconfort. L’energia termica generata sarà utilizzata per produrre energia elettrica nel sistema Orc a biomasse di Turboden. L’elettricità prodotta sarà venduta alla rete, contribuendo all’impegno del Cile nella transizione alle rinnovabili.

Turboden ha progettato l’Orc per essere successivamente modificato in modalità cogenerativa, dove parte del calore residuo verrà utilizzato per il futuro progetto di essiccazione del legno forestale. Vale la pena di segnalare che questo progetto si è aggiudicato il contributo Jcm (Joint credit mechanism) del governo giapponese che facilita la diffusione delle principali tecnologie, prodotti, sistemi, servizi e infrastrutture a basse emissioni di carbonio, nonché l’attuazione di azioni di mitigazione e contribuisce allo sviluppo sostenibile dei Paesi in via di sviluppo. Valuta in modo appropriato i contributi alla riduzione o alla rimozione delle emissioni di Ghg dal Giappone in modo quantitativo, applicando metodologie di misurazione, comunicazione e verifica (Mrv) e le utilizza per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del Giappone. Il Jcm contribuisce all’obiettivo finale dell’Unfccc facilitando azioni globali per la riduzione o la rimozione delle emissioni di Ghg, integrando il Cdm.

Oggi Turboden conta quattro progetti con l'utilizzo della lolla di riso in Italia, Nicaragua, Usa e Cile e oltre 300 impianti a biomasse nel mondo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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