GdB & Futura

Il patto tra aziende e Stati

La sostenibilità passa attraverso la collaborazione: il caso argentino il ruolo dell'Europa
Il mondo e i soldi - © www.giornaledibrescia.it
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Cosa c’entra la vittoria di Javier Milei alle elezioni argentine con un inserto dedicato a imprese, ambiente e tecnologia quale è GdB&Futura? Apparentemente nulla se non fosse per un singolo elemento: il futuro presidente ultra liberista viene spesso definito come anarcocapitalista, una dicitura ossimorica che prova a descrivere quell’ampio movimento figlio degli anni Sessanta che vede nella capacità dei mercati di autoregolamentarsi il proprio motore teoretico.

Il laissez faire, la pura e illimitata iniziativa economica dei privati come la soluzione dei problemi e la chiave per creare la migliore delle società possibili. Ecco, quando si parla di sostenibilità e di tecnologia nulla pare essere più lontano dalla verità. Fine ultimo del mercato è il profitto e la sua sopravvivenza è strumentale a ciò. Lo Stato è marginale, le imprese funzionali se asservite a questa logica, così come di scarsa importanza, se non addirittura dannosi, risultano temi quali la tutela dell’ambiente, la qualità di vita delle persone o la tutela dei diritti.

Tutti temi che vanno sotto l’ampio concetto di sostenibilità, approccio dove il guadagno è in secondo piano e la sopravvivenza passa dal rispetto di tutte le parti in causa, non dalla tirannia di una sola, per quanto immateriale come il libero mercato. La centralità degli Stati con la loro sovranità legislativa risulta quindi una barriera al dilagare di questa concezione tecnocratica, fornendo al contempo alle aziende la solida base e insieme i confini sani entro i quali muoversi. Ecco che la norma positiva, e l’Unione europea in questo senso è pioniera, non è nemica del progresso ma sua alleata.

Certo, la burocrazia stritola l’iniziativa e in Italia ciò è ben risaputo a chi fa impresa. Armonizzare gli interessi e alleggerire il carico amministrativo è quindi l’obiettivo di chi vuole davvero vincere la sfida della doppia transizione. Distruggere queste regole invece è solo nichilismo.

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