GdB & Futura

Il futuro delle imprese e del sistema è nel saper progettare

Il ruolo degli ingegneri oggi diviene più che mai strategico per pensare in chiave di innovazione
La progettazione sta alla base del futuro delle imprese
La progettazione sta alla base del futuro delle imprese
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Nel corso dello sviluppo economico si è assistito a momenti di profondo mutamento dell’organizzazione produttiva e questi cambiamenti hanno avuto un impatto sulla produttività tale da venire definiti rivoluzioni industriali. Come generalmente noto oggi stiamo vivendo quella che è stata definita quarta rivoluzione industriale. In questo cambiamento un ruolo sempre più centrale sarà giocata dall'ingegneria e da tutti i professionisti che attorno ad essa gravitano.

«È innegabile che un Paese come l’Italia, secondo in Europa per valore aggiunto prodotto nel settore industriale, debba essere protagonista nello sviluppo e utilizzo dell’industria 4.0 - spiega Diego Caraffini, membro dell’Ordine degli ingegneri di Brescia -. Quando si parla dell’applicazione di tecnologie, siano esse consolidate o innovative, il ruolo dell’ingegneria dovrebbe essere sempre fondamentale, così come fondamentale è la progettazione di un sistema, un impianto, un macchinario». E aggiunge: «Il processo che viene messo in atto nella fase progettuale serve infatti per definire l’opera in corso di realizzazione a fronte dei requisiti inizialmente fissati nella fase di ideazione preliminare: nel caso dell’industria 4.0 i criteri di riferimento sono riconducibili all’acquisizione, allo scambio e alla successiva elaborazione delle informazioni legate al processo produttivo dell’azienda ma ancor meglio di un’intera filiera produttiva».

Solo avendo ben chiaro quanto sopra scritto, possono essere effettivamente raggiunti numerosi vantaggi prevedibili soprattutto in termini di integrazione, sostenibilità e sicurezza. «Il concetto di industria 4.0 richiede di saper integrare il processo con la fabbrica andando oltre il singolo macchinario .- evidenzia Caraffini -, perchè per quanto quest’ultimo possa essere avanzato dal punto di vista tecnologico non potrà soddisfare i requisiti senza essere interconnesso per lo scambio delle informazioni e tutto ciò richiede elevate competenze progettuali».

Le opportunità di investimento nell’industria 4.0 possono e devono inoltre avere ricadute non solo sulle imprese ma anche sul sistema Paese, aumentando la sicurezza dei posti di lavoro, riducendo gli sprechi energetici e incentivando uno sfruttamento più efficiente delle risorse naturali. «Ecco allora che il compito dell’ingegnere è quello di affiancare l’impresa per aiutarla nella scelta delle giuste tecnologie che potranno accrescere le sue opportunità di sviluppo - rimarca Caraffini -, e in alcuni casi restituire nuova competitività anche a imprese operanti in settori produttivi maturi e maggiormente esposte alla concorrenza di economie con basso costo del lavoro». In questo ambito sono svariate le prestazioni che l’ingegnere può essere chiamato ad eseguire nell’interesse dell’intero sistema Paese.

«È dunque responsabilità dei professionisti fornire alle aziende consulenze ad elevato standard qualitativo - conclude -, e non si tratta solo di sfruttare i benefici in termini fiscali ma di cambiare metodologia nell’organizzazione dei processi lavorativi». È il concetto di innovazione.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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