Il Csmt chiude il 2021 in utile: record di progetti
Dopo la fase di risanamento, avviata nel 2015, inizia il percorso di rilancio per il Csmt. Il consorzio misto pubblico di Brescia ha intrapreso un percorso virtuoso fatto di progetti ad elevato contenuto tecnologico aggregando competenze provenienti dal mondo accademico, della ricerca, dalle aziende e startup.
Nella sede di via Branze a Brescia - si è tenuta l’assemblea soci che ha approvato il bilancio 2021 chiuso con un utile di 50mila euro. Si è trattato delle prime assise ordinarie da quando si è insediato il nuovo Cda presieduto da Emidio Zorzella e composto da Riccardo Trichilo - ad e direttore generale, Alberto Albertini, Rodolfo Faglia, Mario Mazzoleni, Francesca Morandi, Marina Pizzi e Fabio Natale Rizzinelli.
I numeri
Sono stati Zorzella e Trichilo a snocciolare i traguardi e numeri che hanno caratterizzato il 2021: attivati 60 progetti di trasferimento tecnologico, depositati 2 brevetti, avviata 1 start up e 3 progetti di tesi.
Il team di ingegneri e fisici che lavorano in Csmt, parte di un organico che ha raggiunto quota 21 persone, è stato in grado di rispondere all'emergenza sanitaria con un progetto innovativo per la validazione di un protocollo per la sanificazione da virus e batteri di sistemi per il ricircolo d’aria tramite lampade Uvc insieme a Inaf e Unibs. Sul tema della sostenibilità Csmt ha avviato un accordo per lo sviluppo di una soluzione innovativa per la valorizzazione delle scorie bianche da acciaieria.
La strategia
I soci riuniti in assemblea hanno riconosciuto l'importanza della ricaduta positiva sul territorio dei progetti sviluppati dall’hub bresciano che si autosostiene ed è sostenibile economicamente. Di fondamentale importanza la consolidata collaborazione con l'Università di Brescia, anche grazie al ruolo del Comitato tecnico scientifico guidato da Rodolfo Faglia.
L'obiettivo è poter generare un sempre maggior numero di progetti di trasferimento tecnologico anche utilizzando lo strumento del dottorato, attivando quindi borse di ricerca. In assemblea è stata riaffermata l’importanza della collaborazione strategica con InnexHub per lo sviluppo del «progetto bandiera» legato al Pnrr che mira a costruire a Brescia la «Cittadella dell'Innovazione Sostenibile», con lo scopo di offrire al territorio un nuovo paradigma di sostenibilità economica, ambientale e sociale, una «bottega» del Nuovo Rinascimento.
@Tecnologia & Ambiente
Il futuro è già qui: tutto quello che c’è da sapere su Tecnologia e Ambiente.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato