Perché Futura Expo è il posto perfetto per i ragazzi

C’è sempre un senso di spaesamento quando metti piede in una fiera. Figuriamoci in questa dove - in esposizione - c’è il futuro, nientemeno. Benvenuti quindi a Futura Expo. Sfida complicata, come si può intuire, quella di mettere in mostra, di far sapere e vedere quel che Brescia (e un po’ di mondo circostante) sta facendo, studiando, immaginando un futuro inevitabilmente nuovo, sperabilmente migliore avendo - al centro - il tema ambientale declinato in cento o mille modi.
Che mondo abbiamo, che cosa ci aspetta, come saranno i mille micro-mondi della nostra vita (la scuola, il mangiare, la salute, il muoversi e via andando) da qui ai prossimi anni o decenni? Già, come saranno? E che si sta facendo? Che si studia, che si progetta, si è già realizzato qualcosa? Che stanno facendo le aziende? Le bresciane in particolare. Tanta roba, come detto. Ma tutta roba per la gran parte meravigliosa. E che Brescia saggiamente esibisce puntando ad essere un momento sempre più nazionale, che va oltre i confini nostri.
È il posto perfetto per i ragazzi, aggiungo che è il posto perfetto per far passare 2-3 ore alla famiglia: portateci i figli, pure i piccoletti, in qualche stand qualche curiosità, anche per giocare, la troverete. L’ingresso è gratis!
Venerdì prima giornata, scuole precettate come si conviene. Rispetto alla scorsa edizione mi pare di aver visto più spazi dedicati a far parlare, ad interagire con i ragazzi. Tanti ragazzi a tifare per i giovani cuochi dell’Alberghiero di San Pellegrino; un bel tavolo all’Hub della Conoscenza di Leno e del Cossali di Orzinuovi. Curioso il sondaggio che l’Hub, sostenuto da Cassa Padana, ha lanciato in mattinata in diretta. Prima di mezzodì erano 399 le risposte alla domanda per under-18: se cerchi un lavoro quali sono le cose importanti per te. Sorpresa: primo posto al salario, quindi la fiducia nell'imprenditore e poi il benessere aziendale. Dico sorpresa perché, in altri sondaggi, al primo posto figurano altri valori, esempio fare un mestiere che piace, ricordando sempre che «se fai un lavoro che piace non lavorerai mai».
Stando all'interesse c'è da sperare per l'arte incisoria: allo stand Beretta l'incisore di turno non ha mai smesso il bulino.
Belli belli i progetti che la Laba sta sviluppando con Streparava spa. Due anni fa era stato presentato questo veicolo Roby, uno chassis-base elettrico. Che cosa può diventare? I ragazzi della Laba qualche idea l'hanno fornita e lì hanno i loro modellini: trasportare persone, merci, un veicoli per percorsi brevi dentro le fiere, ad esempio. Sempre alla Laba trovate dei prototipi di arnie col progetto Bee Live che ogni giardino dovrebbe avere. Non servono per fare il miele ma sono ripari per le api. Lo trovate anche nella versione da balcone.
E via via gli stand delle università, di aziende grandi e piccole, delle associazioni di categoria. Ovviamente molte delle aziende sono della meccanica, della sider-metallurgia, dell'automotive. Ne siamo la patria. Ne riparliamo domani.
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