Green economy, Brescia al top in Italia per investimenti e nuovi occupati
La nostra provincia «domina» la green economy italiana, sia per quanto riguarda le imprese che vi investono che per i nuovi occupati. Con 13.390 imprese che hanno investito o stanno investendo sulla transizione ambientale la nostra provincia si piazza al sesto posto assoluto della classifica delle province italiane che hanno effettuato eco-investimenti nel periodo 2019–2023, preceduta solo da Milano, Roma, Napoli, Torino e Bari.
E sul fronte dei green jobs fa anche meglio: con 56.420 nuovi contratti sottoscritti nel 2023 e una incidenza dei green jobs sul totale delle assunzioni in provincia, pari al 41.6% nel 2023, conquista addirittura il quinto posto assoluto (davanti a lei Milano, Roma, Napoli e Torino).
Lo studio
A dirlo è la ricerca GreenItaly 2024 realizzata da Fondazione Symbola, Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne. Il report è un racconto della transizione verde che attraverso numeri, trend e oltre 200 casi studio offre uno strumento di informazione sullo stato di avanzamento della green economy in Italia e nel mondo e i suoi effetti sulla competitività dei sistemi produttivi. E lo scenario che descrive, ancora una volta, vede il nostro territorio e la Lombardia in generale fare la parte del leone. Proprio la Lombardia detiene il primato assoluto sia per quanto attiene le imprese eco-investitrici che i green jobs.
La nostra regione si piazza al primo posto nel quinquennio 2019-2023 sul numero relativo di imprese eco-investitrici: 102.730 unità, pari al 18% del totale nazionale. Segue, con grande distacco, il Veneto, che ne ha la metà (53.480), mentre al terzo posto troviamo il Lazio, con poco più di 50.000 imprese. Sempre a livello regionale, la Lombardia conferma il proprio primato con 440.940 nuovi contratti relativi a green jobs nel 2023 (+4,7% rispetto al 2022), ed un’incidenza sul totale delle attivazioni previste nella regione del 40,3%.
Il commento
«Siamo sulla strada giusta: sostenibilità ambientale e sostenibilità economica sono sinonimi», commenta l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, il bresciano Giorgio Maione, per il quale «i dati sui green jobs dimostrano come la Lombardia sia epicentro nazionale ed europeo di una imprenditoria che vive già nel futuro, in linea con le esigenze dei mercati e dell’ambiente, partendo da Milano e Brescia che sono in cima alle classifiche nazionali». così si fanno politiche ambientali, con il pragmatismo, non con l’ideologia: settori come automotive, metallurgia e agricoltura stanno facendo la vera transizione ecologica».
A livello provinciale, il primato spetta ancora a Milano, che anche nel 2023 fa registrare il maggior numero di attivazioni green: 203.550 unità, +9,2% rispetto al 2022, pari al 10,6% del totale dei nuovi contratti green jobs su scala nazionale. Per quanto concerne le attivazioni di green jobs, la maggiore pervasività si nota soprattutto nelle aree della logistica (88,8% di green jobs sul totale delle attivazioni previste), della progettazione (86,7%), della tecnica (80,2%) e del marketing e comunicazione (79,3%).
Tra i moltissimi dati presenti nel report, interessante è notare gli effetti del green anche sul business. Dati alla mano, infatti, la ricerca mostra che gli investimenti green hanno garantito alle imprese maggiori possibilità di aumentare produzione, fatturato, occupazione ed export, con il 29% delle imprese che hanno investito nel green nel 2024 che ha visto crescere la propria produzione contro il 22% delle imprese che non hanno effettuato questa tipologia di investimenti. Allo stesso modo, fatturato, occupazione ed export sono cresciuti rispettivamente del 32%, 23% e 24% delle imprese «green», contro il 25%, 15% e 20% delle imprese che non hanno investito nel green.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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