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Gli occhiali parlano, così chi è cieco può «leggere» il mondo

Una microcamera che si adatta a ogni occhiale. Presentata a Brescia, la tecnologia è israeliana
Da marzo 2018 è disponibile il nuovo device OrCam MyEye 2.0 - © www.giornaledibrescia.it
Da marzo 2018 è disponibile il nuovo device OrCam MyEye 2.0 - © www.giornaledibrescia.it
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Una micro camera sull'asticella degli occhiali per aiutare ipo e non vedenti nella vita quotidiana. OrCam My Eye è un dispositivo di visione artificiale creato dagli israeliani Amnon Shashua e Ziv Aviram e presentato a Brescia nel corso del workshop «Gesture technology (ilsegreto è negli occhiali)» tenutosi nella sede della sezione provinciale dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti.

Un esempio di tecnologia amica. Un sistema di audio-lettura. La prima versione è stata lanciata sul mercato nel 2015, mentre da marzo 2018 è disponibile il nuovo device OrCam MyEye 2.0. Si tratta di un sistema di audio-lettura, che funziona a batterie e legge alla persona con problemi di vista quanto scritto su quotidiani, libri, computer e smartphone, menù di ristoranti, etichette sui prodotti dei supermercati e insegne stradali. Una volta completata una rapida procedura di registrazione, lo strumento memorizza e archivia i tratti dei volti captati dalla smart camera, così, ogni volta che una persona amica, un familiare, un collega entreranno nel campo visivo di OrCam MyEye, il device li riconoscerà istantaneamente e segnalerà a voce la loro presenza. Soldi e carte di credito.

Lo strumento è in grado di memorizzare fino a 150 tra carte di credito e merci e riconosce la valuta e i relativi tagli. E se si vuole sapere l'ora, basta posizionare il capo e gli occhiali verso la mano e il polso affinché la voce digitale dia l'orario esatto. Il dispositivo si attiva premendo un pulsante o puntando il dito sulla superficie che si desidera leggere e in tempo reale OrCam MyEye riporta a voce quanto scritto o visto (nel caso di volti, prodotti e banconote). Premiato ai Ces 2018 Innovation Awards nella categoria Accessible Tech Product, ha un peso tra i 28 e i 22,5 grammi, si fissa con clip magnetica all'asticella di qualsiasi tipo di occhiale, da vista o da sole, ed è composto da una smart camera wireless, una batteria, alcuni comandi touch e un piccolo altoparlante.

È dotato di un sistema wireless che per funzionare non ha bisogno di smartphone, pc, connessione Wi-Fi, ma è molto fragile e la batteria ha un'autonomia di solo un'ora e mezzo, ma si ricarica a una presa di corrente o alla power bank - compresa nella confezione di vendita - fino al 70% nel giro di 40 minuti. 3500/4500 euro. Per ora MyEye viene venduto e preimpostato per la lettura di due lingue: quella del Paese di utilizzo, più l'inglese. A proposito di costi, sono due le versioni del OrCam MyEye: una con sola lettura (3.500 euro), e una completa di tutte le funzionalità (4.500 euro).

«Si tratta di una tecnologia innovativa e utile soprattutto per l'autonomia domestica - dice Roberto Burceni, consulente di Uici Brescia -, non è tuttavia utilizzabile per lo studio o da persone con problemi di udito. Rientrando nel tariffario nazionale degli ausili protesici, parte del costo dovrebbe essere coperto dal Sistema sanitario nazionale. Nelle prossime settimane prenderemo appuntamenti con i nostri associati per far sperimentare loro questo nuovo strumento».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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