Futuro non fa rima con distopia
La paura per le «invasioni» tecnologiche e il ruolo del uomo nel mondo che verrà

Una bambina e un robot - © www.giornaledibrescia.it
Quello che leggerete ora non è stato scritto da un software. La prova di ciò non sta tanto nell’affermazione in sè, anche un algoritmo se programmato per farlo potrebbe affermarlo, quanto in quelle più o meno piccole imperfezioni che un testo umano può contenere al suo interno. Ebbene sì, tecnicamente l’uomo è imperfetto, una macchina invece tende ad avvicinarsi sempre più alla perfezione. È infatti questo che le si chiede di fare, lavorare bene, velocemente e senza errori. Chi vorrebbe mai una
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.