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Futura Expo, Pichetto Fratin: «Per la transizione sostenibile serve realismo»

Così il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica. «Il Piano nazionale per l'energia non diventi un libro dei sogni»
Pichetto Fratin è intervenuto a Brixia Expo - Foto NewReporter/Favretto © www.giornaledibrescia.it
Pichetto Fratin è intervenuto a Brixia Expo - Foto NewReporter/Favretto © www.giornaledibrescia.it
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L’Italia deve, e di certo può, ritagliarsi un ruolo di primo piano nel fenomeno mondiale della transizione sostenibile. A sostenerlo è il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto nel corso di Futura Expo.

«I libri di storia ci raccontano che la capacità di trasformare, senza materie prime a disposizione sul territorio, ci ha portato ad essere sesta settima economia al mondo. Abbiamo messo a frutto quello che quella genialità italiana di saper cogliere le opportunità, la nostra voglia di fare. Lo stesso possiamo e dobbiamo fare con la transizione ecologica, sia in ottica di mitigazione sia di adattamento».

Pichetto Fratin ha poi spiegato come il Pniec, il Piano nazionale integrato per l’energia e per il clima in corso di redazione, «vada chiuso entro il 30 giugno 2024 ed è cominciato l’esame di massima da parte Unione europea. Non possiamo però farlo diventare un libro dei sogni, anche perché dobbiamo rispettare il percorso realistico datoci dall’Europa».

In questo senso perciò «facciamo fatica a star dentro ai parametri sulle case green, visto che su 31 milioni di case in Italia, 21 milioni siano sotto la classe D. Non mettiamo in discussione gli obiettivi dell’Ue, ma dobbiamo procedere gradualmente».

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