Futura Expo: Cittadella, Green Deal ed energia accendono la discussione
Parlare di Futuro non vuol dire non discutere e riuscire a dire le cose con schiettezza. Sul palco dell’inaugurazione di Futura Expo la franchezza non è certo mancata, vuoi per la presenza di quasi tutti gli attori principali del sistema provinciale, gli stimoli reciproci, i consigli, persino le frecciatine hanno avuto un ruolo importante nel lanciare la tre giorni.
I temi caldi si sono sprecati, dall’energia al Green Deal fino alla capacità di attrarre i talenti, e la prima a parlare con forza è stata la sindaca di Brescia Laura Castelletti.
«Tra gli ostacoli per il nostro territorio verso la sostenibilità c’è di certo la difficoltà di fare sistema - ha detto -. È un concetto del quale nel tempo si è abusato ma che è centrale: a Brescia abbiamo storie uniche che troppo spesso diventano personali».
In questo senso la «Cittadella dell’innovazione è esemplare: se non ci mettiamo la testa e le energie insieme, condividiamo le conoscenze e puntiamo sulle università, ognuno farà sì qualcosa di bello ma in piccolo. E non emergerà la città nella sua interezza».
I costi dell’energia
Come quelle della sindaca, che ha anche annunciato «il deposito a fine mese del secondo tracciato del tram», taglienti sono state anche le parole del presidente di Confindustria Brescia Franco Gussalli Beretta e dirette vis-à-vis all’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini. «Il tessuto produttivo è impegnato nella transizione e sta investendo energie e denaro. Le istituzioni, tramite la sburocratizzazione, e i fornitori di energia ci devono però sostenere - ha chiosato -. Servono prezzi energetici accessibili, che ci permettano di essere competitivi con gli altri Paesi europei. Questo significa fare sistema».
Dal canto suo Mazzoncini ha invece evidenziato, non rispondendo sul posto alle parole di Gussalli Beretta, «come la traiettoria sul Green Deal non stia cambiando in Ue: la direzione è chiara e dobbiamo prenderne atto». Europa che a più riprese è stata protagonista della mattinata, sia per le sue «recenti aperture, alle quali però devono far seguito risposte concrete» ha affermato Roberto Saccone, sia per i problemi di relazione che con Bruxelles permangono.
Fondi e gestione
«È una follia che si voglia accentrare a livello nazionale la gestione dei Fondi di Coesione Ue» ha attaccato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Dal canto suo Attilio Fontana, presidente della Lombardia, ha invece sottolineato come «la sostenibilità sia una grande possibilità ma a condizione che non si vadano a creare danni irreversibili a economia e società, leggasi il demagogico Green Deal».
In questo senso la parola d’ordine è neutralità tecnologica, «sia in campo energetico - ha spiegato Fontana -, sia sul fronte dei carburanti. Nel Bresciano in quest’ottica l’anno prossimo ci sarà il primo treno a idrogeno, scelta che conferma la nostra volontà di sfruttare le opportunità offerte da scienza e tecnologia».
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