GdB & Futura

Stem e stelle sono (anche) cose da donne

Lucia Lazzari
Amalia Ercoli Finzi e la figlia Elvina hanno raccontato la loro vita di scienziate
Dalle Stem alle stelle con Amalia Ercoli Finzi
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«La storia è piena di donne di talento - dice l’ingegnere aerospaziale Amalia Ercoli Finzi -, però nel passato spesso non venivano riconosciute». A Futura Expo 2025 l’incontro «Dalle Stem alle Stelle» vuole infatti valorizzare l’intelligenza artigianale soprattutto femminile e non quella artificiale. Le protagoniste sono due donne pioniere della scienza: Amalia Ercoli Finzi ed Elvina Finzi.

Proprio quest’ultima – doppia laurea con lode al Politecnico di Milano e all’Ensta di Parigi, già un dottorato in ingegneria nucleare – ha esordito spiegando come sette donne su dieci considerano le scienze e le tecnologie prerogative maschili, mentre ben otto su dieci considerano la carriera in generale una prerogativa maschile.

Inoltre, sono 131 gli anni che devono ancora trascorrere prima che si raggiunga la parità di genere nel mondo Stem, acronimo che sta ad indicare Scienze, Tecnologia, Ingegneria e matematica. Le donne non devono essere solo donne delle pulizie ma anche donne della scienza, come tali in condizione di realizzarsi anche economicamente: «Le donne in Italia hanno votato solo dopo gli uomini analfabeti – continua Finzi –. Non potevamo aprire un conto corrente senza la firma del marito. È però il momento che anche le donne pensino alla carriera, e che si avvicinino al mondo Stem».

Amalia ha poi raccontato le sue prime esperienze di lavoro nel mondo dell’ingegneria e i suoi ricordi della prima missione dell’uomo sulla Luna. Un uomo per l’appunto, dal momento che sul finire degli anni ’60 l’ipotesi che fosse una donna a calcare per prima il suolo del nostro satellite era assolutamente di là dall’essere presa in considerazione.

Molti i pregiudizi che ha dovuto affrontare in questa fase della sua vita professionale. Una situazione affrontata con successo anche grazie al carattere determinato e tenace, proprio quello che ha offerto ad esempio per tutte le donne che volessero seguire le sue orme. Avrebbero detto i latini «per aspera ad astra».

E a proposito del firmamento: «Le stelle sono meravigliose –  conclude –. Guardarle ci ricorda quanto sia importante nella vita essere in salute e avere un buon lavoro». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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