Futura Expo chiude con 22.000 presenze e diventa ufficialmente biennale

L’obiettivo di questa terza edizione è sempre stato chiaro: raccontare cosa il territorio bresciano sta facendo sotto il profilo della sostenibilità, cosa di certo non facile nei contenuti così come nei modi. Chiara anche la platea alla quale imprese, enti istituzionali e terzo settore, rispondendo alla chiamata della Camera di Commercio e di Pro Brixia, si volevano rivolgere, e cioè i cittadini, con una particolare attenzione ai giovani. Certamente non si possono cambiare le persone, e con loro le idee che si portano dentro, in soli tre giorni. Eppure Futura Expo una spinta verso un nuovo modo di vedere il domani, con un po’ più fiducia nel futuro nonostante tutte le incertezze, può averla data.

Le presenze

A dirlo sono in numeri, con 22.000 presenze al Brixia Forum tra venerdì e ieri, i volti e le parole di chi si è aggirato tra i 120 stand, molte famiglie e tanti ragazzi, e di certo la volontà degli organizzatori, che ne esce più solida che mai: «Questo successo è frutto del gioco di squadra di Brescia, un sistema che pensa alla città e a tutto il territorio provinciale – ha detto il presidente dell’ente camerale di Brescia Roberto Saccone nel corso dell’appuntamento conclusivo dell’expo condotto dalla direttrice del Giornale di Brescia Nunzia Vallini –. Futura Expo è tra i progetti camerali dove si ritrova in modo più forte la partecipazione dell’intero “sistema Brescia”. Questo dimostra che possiamo cambiare approccio in relazione ad altre iniziative che sono in gestazione».

Un buon auspicio quindi per la città, con lo sguardo in primis rivolto verso progetti come la Cittadella dell’innovazione sostenibile, con Futura Expo che tornerà ufficialmente nella primavera del 2027.

L’esposizione infatti, «dove le aziende partecipano per raccontare e non per vendere» come ha rimarcato il presidente di Pro Brixia Roberto Zini, si trasforma e diventa definitivamente biennale. La conferma è arrivata da Roberto Saccone, che ha voluto però anche svelare un’altra novità per il futuro «nel segno della continuità».

Una nuova fiera del lavoro

Nel 2026 verrà infatti organizzata una manifestazione, parallela a Futura Expo e anch’essa verosimilmente a cadenza biennale, dedicata in modo specifico al lavoro. I dettagli li ha forniti l’assessore in Loggia con delega ad Attività produttive, Innovazione sociale ed economica e Transizione digitale Andrea Poli. «Insieme a Camera di Commercio ci siamo interrogati su come colmare questo gap temporale, quale format e che tema sviluppare – ha detto –. Nasce così, sulla falsariga del claim dell’expo, un Festival del lavoro nell’ambito “Economia X il lavoro”. Si parlerà di come il mercato occupazionale cambi e di quanto siano importante le aziende nel proporre nuove sfide e nell’attrarre i giovani».

Quei giovani che sono stati parte costitutiva della tre giorni appena conclusa, quelle nuove generazioni alle quali le imprese guardano e guarderanno per vincere la sfida della competitività. Anche grazie al Festival, che «manterrà il brand Futura», destinato a nascere: «Camera di Commercio e Comune di Brescia partono come promotori – ha concluso Saccone –, ma le porte sono aperte a tutto quanto il sistema».

Inalberiamoci

La ciliegina sulla torta di Futura Expo è infine stato il nuovo capitolo di Inalberiamoci, il progetto lanciato nel corso della prima edizione e che ha permesso di piantumare 1.800 alberi in diverse zone della città. Ora l’invito alle aziende ad adottare un arbusto e a prendersene cura assume una nuova forma, con le zone industriali che diventeranno la casa di questi simboli dello sforzo sostenibile del territorio.