Davinci-1 tra i cento supercomputer più potenti al mondo
L’ossessione del terzo millennio sono i dati, ma per dare loro un valore servono computer in grado di elaborare una massa di informazioni senza precedenti. È questa l’idea di fondo che ha portato alla nascita di Davinci-1, uno dei 100 supercomputer più potenti al mondo e attorno al quale ruota gran parte dell’attività di ricerca e sviluppo dei Leonardo Labs, Polo di competenza per la digitalizzazione e cuore pulsante di Leonardo, l’azienda capofila dell’intero progetto.
Il progetto ha un costo complessivo di 16 milioni di euro, otto dei quali soltanto per la macchina. Sono dieci i laboratori di ricerca coinvolti e distribuiti in tutta Italia, ad eccezione di uno negli Usa, 60 i ricercatori che presto diventeranno 200 distribuiti su 8 settori tecnologici di frontiera. Alla base del progetto c'è la capacità di elaborazione dei dati, grazie soprattutto a Davinci-1, il nuovo supercomputer capace di 5 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo e tra i 100 più potenti al mondo.
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È qui che risiede il grande valore del nuovo supercomputer Davinci-1, una macchina utile a simulare oggetti fisici reali, oppure nella ricerca di frontiera, come per dar vita a Intelligenze Artificiali «certificabili» e far evolvere la generazione di computer quantistici .
Come detto, con una batteria di oltre 100 unità di supercalcolo, per una potenza complessiva superiore a 5PFlops – 5 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo – forte di una rete ad alte prestazioni e un sistema di archiviazione potentissimo e dotato delle più recenti tecnologie hardware e software, per una capacità di memorizzazione dell’ordine dei 20Pbyte (20 milioni di Gigabyte) il nuovo supercomputer Davinci-1, installato nella Torre Fiumara di Genova, attende solo di essere acceso.
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