Da Vinci 4.0: al Marzoli sale in cattedra il lavoro del futuro
È una rivoluzione e come in ogni rivoluzione tutto è destinato a trasformarsi. «Le tecnologie sono strumenti scientifici applicati al cambiamento» ha spiegato il fisico e divulgatore Massimo Temporelli durante il secondo appuntamento di GdB Da Vinci 4.0, che ha coinvolto i ragazzi dell’istituto tecnico Cristoforo Marzoli di Palazzolo sull’Oglio.
«Le macchine però non sono destinate a modificare solo il lavoro in fabbrica, ma ad agire direttamente sulle persone e su tutto il contesto umano e sociale in cui ci troviamo». Ancora si fatica a immaginare un mondo dove le scarpe vengono fatte su misura scansionando il piede del cliente tramite un’app, progetto portato avanti da Adidas con l’utilizzo di stampanti 3d. Quasi è impensabile che la propria casa possa essere arredata semplicemente comprando un file e assegnando il progetto scaricato al proprio artigiano di fiducia.
Eppure la realtà è già questa, pronta a rinnovarsi ad una velocità che deve, se non essere seguita, quantomeno capita e accettata. «Nelle fabbriche sta avvenendo la stessa cosa, sebbene in moltissime realtà il sistema di catena di montaggio taylorista-fordiano non sia poi così superato - ha sottolineato Temporelli, maestro cerimoniere del progetto ideato dal Giornale di Brescia e realizzato con Talent Garden -. Siete voi ragazzi che avete il compito, oserei dire l’obbligo, di farvi portavoce e attori della trasformazione, voi che state vivendo gli anni di maggiore fermento e apertura mentale, voi che possedete l’immaginazione e le chiavi del futuro».
Il mondo avanza, spinto dalla forza propulsiva che in larga parte arriva dalle grandi multinazionali. Iconico in questo senso l’esempio di Amazon. Qualche anno fa il colosso guidato da Jeff Bezos ha acquistato un’azienda che produceva robot - ha raccontato il cofondatore di TheFabLab, che davanti ai 50 ragazzi degli indirizzidi Meccanica, Elettronica, Informatica e Chimica si è presentato con un assistente speciale, il robot umanoide Nao -. Ora Amazon ha già attivato diversi magazzini completamente automatizzati che utilizzano le macchine Kiva. In questi luoghi non solo la presenza fisica dell’uomo non è più necessaria, ma rischia di essere addirittura d’intralcio».
Nell’orizzonte della quarta rivoluzione industriale gli uomini, una volta sgravati dai lavori ripetitivi e logoranti, sono destinati a ricoprire ben altri ruoli, dove creatività e competenze trasversali saranno i punti di forza. Ancora una volta si torna al concetto sul quale Temporelli ha più volte battuto il tamburo, cioè la pervasività della trasformazione digitale. Esemplare - di nuovo - il caso del magazzino automatizzato di Amazon. «Mettendo dei robot in un capannone va da sé che vengano meno le necessità di riscaldare l’ambiente e di illuminarlo - ha osservato -. Ciò non solo implica un risparmio considerevole, ma al tempo stesso è un regalo che si fa al pianeta».
«La sostenibilità ambientale, argomento trasversale e universale, è uno degli altri grandi temi che il paradigma Impresa 4.0 porta con sé e solo la tecnologia ci può aiutare a percorrere in modo etico questa strada» ha affermato Temporelli. Non esiste in alcun frangente la possibilità che la nostra specie faccia dei passi indietro perché la Storia ci insegna che siamo destinati solo ad andare avanti. Non corriamo il rischio di involverci. Possiamo però scegliere di essere molto meno impattanti e - cavalcando bene l’avvento delle nuove tecnologie - questo compito è sempre più facile e a portata di mano».
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