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Cybercrimine, nel 2021 chiesti 50 milioni di dollari di riscatto

I pagamenti effettuati sono sui 570mila dollari, in aumento sull'anno scorso. I dati della ricerca di Palo Alto Networks
Un programmatore mostra un esempio di codice usato per decriptare i codici sorgenti
Un programmatore mostra un esempio di codice usato per decriptare i codici sorgenti
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Nel 2021 la richiesta più alta in assoluto di riscatto per un attacco ransomware è stata di 50 milioni di dollari. La vittima è la società di informatica Kaseya, a cui erano stati inizialmente chiesti l’equivalente di 70 milioni di dollari in Bitcoin, poi scesi a 50 milioni di dollari. L’anno scorso la richiesta massima era stata di 30 milioni di dollari. 

I pagamenti effettuati invece si aggirano mediamente sui 570mila dollari, con un aumento dell’82% rispetto all’anno precedente. Sono i dati forniti dal team di ricerca Unit 42 di Palo Alto Networks. Secondo gli esperti di sicurezza i prezzi si sono alzati in modo così deciso perché i cybercriminali hanno iniziato a sfruttare il sistema della doppia estorsione (double extortion): per le vittime non si tratta solo di recuperare i dati criptati ma anche di evitare che vengano diffusi al pubblico..

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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