GdB & Futura

Csmt e università insieme per il risparmio energetico in casa

La Statale ha realizzato i device, il Centro per l’innovazione controlla le sperimentazioni
Da sinistra Francesco Braga e Stefano Rinaldi - © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Francesco Braga e Stefano Rinaldi - © www.giornaledibrescia.it
AA

La quarta rivoluzione industriale entra nelle case. Di domotica si parla infatti da tempo e non sono nuove applicazioni di tale natura. Ora però, con l'evolversi delle tecnologie, la casa digitalizzata è sempre più realtà. Un passo in questa direzione lo sta facendo il Centro servizi multisettoriale e tecnologico, che insieme all'università degli Studi di Brescia sta portando avanti il progetto Virtual E-Gateway.

«Si tratta di uno studio di domotica finalizzato al monitoraggio ed all'ottimizzazione dei consumi energetici», spiega Francesco Braga dell'area Ricerca applicata e sostenibilità del prodotto del Csmt, nato nel «lontano» 2013 agli albori della tecnologia cloud e quando i sistemi di supervisione della domotica erano ancora chiusi e proprietari, basati su dispositivi fisici.

L'obiettivo allora era quello di dematerializzare la supervisione e il controllo per ridurre i consumi dell'utente, cercando di limitare il costo dell'attrezzatura necessaria per ottenere questo risultato ma il campo di ricerca è andato via via allargandosi. Assegnato inizialmente a 5 ricercatori dell'Università di Brescia (sotto la guida di Stefano Rinaldi), nel 2014 il progetto viene associato a Brescia Smart Living, percorso che conta diversi partner industriali quali A2A, capofila dell'intera operazione.

Nello specifico la Statale si è occupata di creare i dispositivi, ovvero gli smart device e la centralina Energy Gateway: questa può essere connessa a buona parte dei sistemi domotici esistenti per raccogliere i dati energetici e trasferire le informazioni al sistema remoto per la presentazione dei dati. Gli smart device monitorano invece i consumi dell'intera abitazione, andando a tracciare l'utilizzo di ogni elettrodomestico anche non intelligente e con già diversi anni alle spalle.

Con l'accorpamento a Brescia Smart Living è stata inoltre estesa la funzionalità del sistema per la raccolta dei dati anche ai contatori dei gas, utilizzando ovviamente degli specifici: ciò è stato pensato in ottica di sicurezza, al fine di prevenire i danni di una fuga di gas e interrompere la fornitura in caso di eventi anomali. Oltre a questo i device monitorano incendi e caldaie malfunzionanti (monossido di carbonio).

E qui entra in gioco il Csmt. La realtà presieduta da Riccardo Trichilo è infatti stata chiamata per realizzare le attività di progetto legate alla sperimentazione sul campo: sopralluoghi nelle abitazioni degli utenti finali (prevalentemente nel centro storico di Brescia) e definizione dei lay-out per le installazioni degli smart device e delle centraline Energy Gateway. Oltre a ciò il Csmt è stato incaricato della progettazione e dello sviluppo della dashboard, cioè il sistema di monitoraggio in tempo reale per l'acquisizione e l'analisi dei dati provenienti dalle centraline.

In questo momento il Centro servizi multisettoriale e tecnologico si sta occupando di tutte le attività legate alla manutenzione dei dispositivi a valle e delle installazioni per permettere interventi di assistenza in tempi ridotti. Si attendono i risultati finali, che a breve verranno resi noti.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato