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Covid-19, nella ricerca è in campo l’intelligenza artificiale

Università di Brescia protagonista grazie al finanziamento di 181 mila euro di Regione e delle Fondazioni Cariplo e Veronesi
Un test sierologico - Foto Ansa/Epa/Csaba Bus © www.giornaledibrescia.it
Un test sierologico - Foto Ansa/Epa/Csaba Bus © www.giornaledibrescia.it
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La ricerca su Covid-19 fa ancora tappa all’Università di Brescia grazie al finanziamento di 181 mila euro della Regione e delle Fondazioni Cariplo ed Umberto Veronesi. Sono bresciani tre degli undici progetti che ricevono contributi nell’ambito del bando «Misura a sostegno dello sviluppo di collaborazioni per l’identificazione di terapie e sistemi di diagnostica, protezione e analisi per contrastare l’emergenza Coronavirus e altre emergenze virali del futuro». Raffaele Badolato del Dipartimento di Scienze cliniche e sperimentali è responsabile scientifico del progetto «Intelligenza artificiale applicata a dati di immunogenetica per identificare anticorpi neutralizzanti anti Sars-Cov-2 ad uso diagnostico e terapeutico» finanziato da Fondazione Cariplo.

Obiettivo: sviluppare il primo test sierologico quantitativo per il dosaggio di tutte le classi di anticorpi anti-Sars-Cov-2. Il progetto si basa sulla produzione in laboratorio in larga scala di forme sintetiche di un pool selezionato di anticorpi ad alto potere neutralizzante, isolato dai «linfociti B della memoria» di pazienti convalescenti. Gli anticorpi serviranno come reagenti per lo sviluppo di un innovativo test sierologico che garantisca un dosaggio accurato di immunoglobuline contro la proteina del virus.

Alessandra Marangoni del Dipartimento di Scienze cliniche e sperimentali è la responsabile scientifico del progetto «L’effetto della fragilità sui risultati clinici di pazienti affetti da Covid-19 e sul rischio di infezione nell’anziano».

Obiettivo: sviluppare un indice di fragilità clinica in grado di prevedere esiti clinici negativi in pazienti ospedalizzati per Covid-19, utile per differenziarli al momento del ricovero sulla base dei diversi profili di rischio e, quindi, personalizzare il livello di assistenza e l’attribuzione delle risorse sanitarie. Fabrizio Torricelli, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, responsabile del progetto: «Dispositivi bioelettronici con limite di rilevazione di una singola molecola per screening rapido affidabile e a basso costo di soggetti sintomatici e asintomatico al Covid 19. Obiettivo: proporre un sistema diagnostico per analisi sierologica immunologica, costituito da un sistema di componenti hardware e software integrati con un approccio modulare ideale per lo screening affidabile, rapido e a basso costo di un’ampia popolazione di sintomatici e asintomatici.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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