Buffoli Industries, ricavi a 30 milioni e nuovo stabilimento
La Buffoli Transfer con le sue consociate e le filiali estere sta cogliendo appieno il buon momento congiunturale che sta toccando la gran parte della nostra industria e in particolare chi progetta e realizza macchine, sistemi complessi, hardware e software chiavi in mano per l'automazione industriale 4.0.
L'azienda, che fa capo ai due fratelli Buffoli (Edoardo presidente e Francesco vicepresidente) aveva presentato qualche mese fa, a proposito di sistemi complessi, una linea di produzione automatizzata con 7 robot realizzata per la tedesca Festo, in grado di lavorare testate di cilindri con cadenza di 3,5 secondi. Un impianto, giusto per dare l'idea della complessità, da 3 milioni di euro. E la complessità non si ferma.
Sempre per restare in tema di clienti tedeschi e di complessità, è appena stata spedita in Germania una macchina transfer che produce componenti motore per Mercedes ed è in fase di collaudo in questi giorni una cella flessibile Verti-Center dotata di 5 centri di lavorazione a 4 assi (corsa 500x500) che lavorano su 6 cubi che serrano 4 pezzi ciascuno, ottenuti dal taglio di una barra profilata. Il caricatore delle barre è stato progettato dalla Buffoli Automazioni e dalla consociata Electro Engineering che ne ha messo a punto il sistema di riconoscimento mediante visione artificiale del profilo. La cella è equipaggiata con due robot, i quali, oltre ad eseguire le movimentazioni di carico e scarico, con una sorprendente flessibilità e capacità adattiva, ne realizza la pallettizzazione in cassette secondo schemi che vengono trasmessi dinamicamente alla cella dal sistema di pianificazione e produzione dell'azienda attraverso tag RFId.
Buffoli è un'azienda particolarmente innovativa ed è in grado di offrire una gamma di prodotti estremamente variegata. Tra il 2017 e il 2018, ad esempio, sono state lanciate due nuove linee di prodotto: la macchina Trans-Coil e la macchina Linear-Flex. La prima è stata progettata per lavorare pezzi molto piccoli da filo metallico. E qui la cosa è curiosa perché, trattandosi di filo metallico da 2 millimetri, entriamo in un campo sin qui presidiato solo dai produttori svizzeri di macchine utensili che ovviamente e primariamente lavorano per gli orologiai elvetici. La seconda è un transfer lineare che permette di estendere il campo applicativo delle macchine Buffoli ben oltre i limiti tradizionali del transfer, ovvero fino a 2 mm di diametro nel piccolo e fino ai 2 metri di lunghezza nel grande. Il gruppo Buffoli Industries.
Come accennato, i numeri sono in forte crescita. A questa crescita ha contribuito anche la nascita del Gruppo Buffoli Industries, a cui fa capo la Buffoli Transfer Spa, la Buffoli Automazioni che controlla il 40% della Electro Engineering di Molinetto di Mazzano, azienda con una quindicina di addetti che progetta e realizza componenti hardware e software per l'automazione industriale, la Buffoli Meccanismi, che cura i caricatori, i sistemi di pallettizzazione, le attività di service e i montaggi in nuovo capannone, e le filiali in America, Asia e Germania.
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