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Biomass Hub e economia circolare: il rifiuto diventa risorsa

Il progetto che coinvolge UniBs, finanziato dalla Regione, punta sul biometano e sulla creazione di un hub per la valorizzazione dei rifiuti
Biometano, risorsa in forte crescita - © www.giornaledibrescia.it
Biometano, risorsa in forte crescita - © www.giornaledibrescia.it
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Entro il 2030 il biometano fatto in casa, cioè in Italia, potrebbe coprire il 10% dei consumi annuali di gas naturale del Belpaese. Con 1.600 impianti l’Italia è il secondo produttore di biogas in Europa e il quarto al mondo. Sono gli ultimi dati resi noti al terzo convegno nazionale di Legambiente sul biometano, (Bologna sede del Cnr).

Se le prospettive in questa direzione sembrano ormai più che promettenti quello che è necessario ancora perfezionare è garantirne la produzione con la minor quantità di energia e il più basso impatto ambientale possibili. È quello che si propone di fare una parte del progetto «BIOMetAno per una Società Sostenibile: sviluppo di un Laboratorio Italiano di Circular Economy dal biometano BIOMASS HUB», il secondo che si è aggiudicato un finanziamento (481.00 euro) di Regione Lombardia nel bando «Call Hub Ricerca e Innovazione» (l’altro è il MoSoRe) e che vede coinvolta l’Università di Brescia.

La professoressa Maria Luisa Volta, referente scientifico del progetto di UniBs - © www.giornaledibrescia.it
La professoressa Maria Luisa Volta, referente scientifico del progetto di UniBs - © www.giornaledibrescia.it

Matrice di partenza: i rifiuti organici che andranno sfruttati fino in fondo, un po’ come il maiale, tanto per capirci, di cui non si butta via niente. «Concettualmente lo scopo è semplice, in pratica la faccenda cambia», spiega MariaLuisa Volta del Dipartimento Dimi a Ingegneria e responsabile scientifico per l’Ateneo.

Quattro le aree di quello che dovrà essere un Hub tecnologico integrato: progettazione e realizzazione di processi, prototipi e impianti industriali altamente evoluti e competitivi per la valorizzazione dei rifiuti a matrice organica attraverso la produzione di biocombustibili e di energia a basse emissioni; recupero di sostanze chimiche e nutrienti, produzione di fertilizzanti rinnovabili, biomolecole e biomassa fungina per agricoltura e industria; monitoraggio e valutazione di impatto ambientale e sanitario di impianti e scenari energetici regionali che prevedano diversi livelli di produzione e uso di biocombustibili; supporto alla policy energetica di Regione Lombardia. Economia circolare allo stato puro che dai laboratori deve passare all’applicazione pratica quotidiana. Che ci piaccia poco o tanto la sfida dei prossimi anni è la sostenibilità ambientale, per questo il progetto viaggia su due linee parallele: da un lato soluzioni tecniche, dall’altro, sottolinea Volta, «fornire alla Regione modelli matematici ed expertise che consentano di valutare costi e benefici, non solo in termini economici, ma anche di impatto ambientale e di conseguenze sulla salute di ognuno di noi».

Il campus di Ingegneria a Brescia
Il campus di Ingegneria a Brescia

Strategie da studiare oggi per accelerare la transizione energetica lombarda verso energie rinnovabili e mobilità sostenibile, conclude Volta: «Probabilmente è presto per immaginare tutte le automobili mosse da biometano e idrogeno, ma non lo è per cominciare a pensarci». Info e contatti: marialuisa.volta@unibs.it

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