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Arriva il metaverso di Facebook, che ora cerca talenti in Europa

Il colosso di Menlo Park ha annunciato che creerà 10mila posti di lavoro puntando sulla nuova frontiera di internet
L'ingresso di Facebook a Menlo Park - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso di Facebook a Menlo Park - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Il futuro interconnesso creerà migliaia di occupati in un mondo sempre più virtuale. Si chiama «metaverso» la piattaforma tecnologica che verrà: un insieme di esperienze digitali e fisiche a cui sta lavorando Facebook, che ha annunciato di essere pronto a investire in Europa e creare 10mila posti di lavoro.

La novità arriva dieci giorni dopo l’ultimo dei tanti guai del colosso di Menlo Park, cioè il blackout in mezzo mondo delle sue app, che si è aggiunto all’inchiesta del Wall Street Journal sugli effetti negativi a livello psicologico di Instagram e alle rivelazioni della talpa Frances Haugen. «La regione sarà messa al centro dei nostri piani per aiutare a costruire il metaverso che ha il potenziale di aiutare a sbloccare l'accesso a nuove opportunità creative, sociali ed economiche», spiegano Nick Clegg, Vice Presidente Global Affairs, e Javier Olivan, Vice Presidente Central Product Services nel dare l'annuncio. In Europa, cruciale per il colosso dei social network, è in atto da tempo un dibattito istituzionale su concorrenza e privacy. «Questo investimento è un voto di fiducia nella forza dell'industria tecnologica europea e nel potenziale del talento tecnologico europeo. L'Europa è estremamente importante per Facebook», sottolineano Clegg e Olivan ricordando gli investimenti già messi in campo dalla società come «il laboratorio europeo di ricerca sull'Intelligenza Artificiale in Francia e la sede dei Facebook Reality Labs a Cork». «Una delle più urgenti priorità - aggiungono - è quella di trovare ingegneri altamente specializzati, una campagna di reclutamento avverrà in tutta la regione». 

Per Luca Colombo, Country Director di Facebook Italia, «è un voto di fiducia nella forza dell'industria tecnologica e nel talento europeo, anche qui in Italia. Facebook è all'inizio di un percorso entusiasmante per contribuire a costruire la piattaforma informatica del futuro e saranno i talenti europei a plasmarla fin dall'inizio». 

Ma cos’è il metaverso, di preciso?

Persone collegate a visori di realtà virtuale
Persone collegate a visori di realtà virtuale

Il termine metaverso è stato usato per la prima volta da Neal Stephenson nel romanzo Snow Crash, un classico del genere cyberpunk pubblicato nel 1992. Viene considerata la nuova frontiera di internet, un nuovo grande mondo virtuale dove gli utenti, per mezzo dei loro avatar, vivono esperienze interattive multimediali. Una specie di evoluzione del fenomeno Second Life, su cui stanno già puntando i colossi del gaming. 

Mark Zuckeberg mesi fa ha già anticipato di voler investire in questo settore che si sposa con gli investimenti che sta facendo da tempo nella realtà virtuale e nei visori a realtà aumentata. Un primo passo di Facebook verso il metaverso può essere considerato lo strumento Horizon Workrooms, lanciato qualche mese fa che permette di lavorare in un ambiente virtuale condiviso in cui si interagisce con il movimento delle mani. Il metaverso potrebbe essere dunque un nuovo eldorado digitale, un grande spazio condiviso come lo è ora Internet, in cui diverse aziende tecnologiche costruiranno le proprie case in cui si muoveranno gli avatar degli utenti con gli smartphone o altri dispositivi. E come tutti gli spazi digitali si porranno problemi di regole. 

Il ruolo dell'Europa nella tutela della privacy

«Per far nascere tutto questo sarà necessaria la collaborazione e la cooperazione tra aziende, sviluppatori, creator e politici», osserva Facebook che si rivolge all'Ue. «Ha un ruolo importante da svolgere nel definire le nuove regole di internet - concludono Clegg e Olivan - I politici europei sono in prima linea nell'aiutare a includere valori europei come la libertà di espressione, privacy, trasparenza e i diritti delle persone, nel funzionamento quotidiano di internet. Facebook condivide questi valori e nel corso degli anni abbiamo intrapreso azioni significative per sostenerli. Speriamo nel completamento del Mercato Unico Digitale per sostenere ulteriormente gli attuali punti di forza dell'Europa, così come la stabilità sui flussi di dati internazionali che sono essenziali per una fiorente economia digitale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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