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Area Iso, SmartOp e Becom: via i freni alle certificazioni

Idee innovative in aiuto alle imprese che devono rendere operative le attestazioni digitali
Da sinistra Guglielmi, Mauro, Fedrigo, Rabaiotti e Balzani - © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Guglielmi, Mauro, Fedrigo, Rabaiotti e Balzani - © www.giornaledibrescia.it
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Un tempo si studiava, si faticava, si sacrificavano tempo e risorse «per avere un foglio di carta in mano». Oggi quel foglio (di carta) non esiste più e se c'è è solo un intralcio: la digitalizzazione ha cambiato tanto i processi e le identità professionali quanto la certificazione degli stessi. Tradotto: non basta più l'attestato, serve poterlo utilizzare in modo agile e veloce.

Un discorso quanto mai concreto nel panorama contemporaneo glocalizzato, dove le aziende, anche quelle più piccole e territoriali, per essere competitive devono ottenere le certificazioni Iso. Si fa presto a dire certificazioni, ma cosa succede se poi renderle «operative» comporta un dispendio tale da gravare sul business dell’impresa? Questione su cui si sono interrogati tre protagonisti del mondo digital made in Brescia.

Area Iso, società specializzata nel supporto alle aziende per il conseguimento delle certificazioni Iso, SmartOp, piattaforma per la digitalizzazione delle procedure e delle relazioni professionali, e Becom, che da più di 20 anni accompagna le imprese nell'ottimizzazione dei processi aziendali e nella messa a frutto delle loro potenzialità. E la soluzione l’hanno trovata facendo rete e dando vita alla prima collaborazione in Italia in grado non solo di far conseguire alle aziende le certificazioni necessarie, ma anche di poterle mettere in pratica in modo rapido ed efficace attraverso la digitalizzazione dei processi e l’ottimizzazione del flusso di commessa.

«L’osservatorio da noi sviluppato negli ultimi anni in collaborazione con il polo tecnologico della Facoltà d’Ingegneria di Brescia Csmt - spiega Alfredo Rabaiotti, innovation manager e amministratore unico di Becom - ha messo in luce che l'80% delle realtà intervistate non sfrutta appieno i processi di qualità, poiché la gestione delle azioni interne ed esterne è ancora strettamente legata alla compilazione di moduli cartacei o fogli elettronici». Uno spreco di tempo e risorse che aveva già trovato rimedio in SmartOp, software per la digitalizzazione dei processi aziendali (sviluppato da Becom e poi sviluppatosi in un'azienda spin off) in grado di far risparmiare almeno il 30% del tempo rispetto ai procedimenti tradizionali.

Il modello aveva preso forma cinque anni fa ed è diventato un'impresa a inizio anno grazie alla sinergia tra Becom e Francesco Balzani, specializzato da oltre 25 anni nello sviluppo di software. Il costante dialogo con il settore Innovazione gestionale del Csmt, di cui è responsabile Andrea Pasotti, ha dato ulteriore impulso al progetto, che ora si arricchisce di un nuovo plus. Perché la domanda - chiarisce Umberto Mauro di Area Iso - non è più solo come ottenere le certificazioni Iso, ma soprattutto come utilizzarle, come dimostrare cioè l'adeguamento agli standard».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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