GdB & Futura

Angelo il visionario e la nascita della start up Ergonit

Quando il patron dell’azienda «spinge» il suo ingegnere a mettersi in proprio
Il cobot all’opera in Trutorq - Foto Reporter Paletti  © www.giornaledibrescia.it
Il cobot all’opera in Trutorq - Foto Reporter Paletti © www.giornaledibrescia.it
AA

Magnifica storia nella storia. È quella di Ergonit, start up messa in piedi un anno fa da Michele Nodari e dai suoi soci Carlo Simoni e Mauro Vavassori, i primi due ingegneri, il terzo perito. Tutto nasce e per ora resta in Trutorq dove Michele arriva un’estate di qualche anno fa, nel bel mezzo della crisi. Lui è un ingegnere edile, tempi duri quei tempi. Lo mettono alle macchine. Un modo rapido per sbarcare il lunario, ingegnere o non ingegnere.

Capita un bel problema in Malesia. Petrolio. Un attuatore non fa quel che dovrebbe. Arrivano una protesta e minacce di danni. L’Angelo Masserdotti - titolare dell'azienda - si ricorda di avere in fabbrica un ingegnere. Lo toglie dalle macchine e gli fa rifare i calcoli su quell’attuatore e quelle valvole. La Trutorq dovrebbe essere apposto. E manda il Michele in Malesia a difendere il buono che avevan fatto a Rovato. E da laggiù Michele torna con la vittoria e quindi si guadagna il posto che si deve ad un ingegnere. E lì se ne sta fino ad un anno fa quando Masserdotti, che è uno che ha naso, lo incoraggia a mettersi in proprio.

La Trutorq gli fa un contratto di consulenza per 3 anni e gli affitta una parte di uffici. Magari c’entra il buon cuore. Magari c’entra l’intelligenza di un imprenditore che si rende conto della qualità di chi lavora con lui, che sa che alla lunga uno così se ne andrà per mettersi in proprio perché anche a lui, un tempo, così era capitato. E quindi è meglio avere vicino chi è bravo e affidabile, chi va in giro per fabbriche a fare consulenza e quindi deve essere aggiornato stabilmente. E che può riportare dentro quel che di buono ha visto in giro, quanto di utile ha imparato e che si è fatto una sorta di specializzazione: ovvero come introdurre elementi di innovazione nelle aziende in modo «leggero».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato