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Acqua di Vallio investe nel green: col fotovoltaico sarà indipendente

Francesca Zani
L’azienda ha anche investito 300mila euro per cambiare la classica bottiglia di vetro verde: ora sarà bianca
Lo stabilimento dell'Acqua di Vallio
Lo stabilimento dell'Acqua di Vallio
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«Chiare fresche et dolci acque», alla famosa frase di Petrarca si dovrebbe aggiungere anche «salutare», per avere la descrizione esatta dell’acqua Castello di Vallio. Con una produzione di 80mila bottiglie al giorno, rigorosamente in vetro e incartate (particolare unico al mondo), insieme all’area delle terme, il B&B Borgo La Sorgente (location dedicata agli eventi), la Fonti di Vallio srl guidata dall’amministratore unico Sergio Berardi è prossima a compiere 70 anni.

Venne fondata nel 1955 da Albino Berardi, successivamente gestita da Miro. Un’eredità famigliare che ha saputo tenere il passo con i tempi e un’agguerrita concorrenza, proprio per la passione e l’enorme conoscenza di Berardi sulle proprietà della sua acqua: le terme, come noto, sono luoghi dove curare patologie respiratorie e renali (e nel caso del Borgo La Sorgente i servizi termali sono convenzionati con Regione Lombardia per cure idropiniche e inalatorie).

Il fatturato nel 2023 è stato pari a 1,5 milioni di euro e nel 2024 si prevede un aumento del 10%: il mercato è per il 90% posizionato nel nord Italia, in particolare a Brescia e provincia, ma anche Svizzera 6%, Taiwan 2%, Olanda e Francia 1%.

L'ingresso delle Terme di Vallio
L'ingresso delle Terme di Vallio

La nuova bottiglia e il fotovoltaico

Tra gli investimenti realizzati c’è una vasca dinamizzata a ossigeno, utilizzata per risolvere problemi dermatologici, e lo studio di una nuova bottiglia in vetro bianco da 0,75 ml, che sostituirà entro fine anno quella classica di vetro color verde. Un cambiamento che solo per questo nuovo formato richiede un investimento di oltre 300mila euro, a cui seguirà la sostituzione anche degli altri formati da 0,50 e da 1 litro. È inoltre appena stato posato un impianto fotovoltaico sia sui tremila metri quadrati del sito di imbottigliamento sia sulle terme, che garantirà la piena autonomia energetica all’intero complesso.

Si tratta di investimenti fatti nell’ottica della sostenibilità ambientale, nella quale il patron delle Fonti di Vallio crede molto, tanto da non aver mai ceduto alle lusinghe della plastica: le bottiglie grazie alla distribuzione door-to-door, vengono lavate sterilizzate e riutilizzate.

C’è un altro progetto ambizioso in fase embrionale: l’acquisizione dell’albergo contiguo alle Terme in passato di proprietà della famiglia. Nel 2023 Berardi lo ha riacquistato con l’obiettivo di realizzare una struttura da destinare al co-housing, che combina autonomia dell’abitazione privata con la condivisione di spazi e servizi comuni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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