L’edilizia responsabile protagonista a Klimahouse 2025

Si è conclusa sabato 1 febbraio alla Fiera di Bolzano Klimahouse 2025, la fiera internazionale dell’edilizia responsabile e dell’efficientamento energetico che da vent’anni si fa portavoce delle maggiori idee avanguardiste in ambito architettonico, urbanistico e sociale.
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L’obiettivo, anche quest’anno, è stato quello di illustrare le principali innovazioni del settore edilizio per rispondere in maniera efficace alle necessità ambientali dei nostri tempi e confrontarsi con le nuove direttive europee.
Al fine di decarbonizzare l’industria delle costruzioni, infatti, l’ultima normativa dell’Unione Europea stabilisce che, a partire dal 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero così da pervenire alla neutralità climatica entro il 2050. Il countdown diminuisce ulteriormente per gli edifici pubblici (di proprietà pubblica o occupati da enti pubblici), dove gli obiettivi di efficienza energetica sono fissati a partire dal 2028.
Ne ha parlato alla numerosa platea – 600 partecipanti totali- che ha assistito con grande interesse alle due giornate di Congress, Ulrich Santa – direttore generale dell’Agenzia CasaClima, che ha ricordato come la certificazione abbia portato l’Alto Adige ad essere una regione pioniera che lavora a questo risultato da oltre vent’anni.
La riqualificazione
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Differente e altrettanto urgente è stato il tema della riqualificazione urbana affrontato dai diversi speaker che si sono alternati sui due palchi di Klimahouse, dal 29 gennaio al 1° febbraio, portando la propria idea di architettura a servizio della comunità.
Ne è un particolare esempio il progetto «Centro Anck’io» di Antonio Ravalli Architetti e Arch. Giorgio Nicolò, tra i vincitori del premio Wood Architecture Prize 2025. L’architetto con il suo studio ha lavorato ad uno spazio di incontro e condivisione nel veronese fruibile da tutti indistintamente, adulti e bambini, ognuno con le proprie necessità.
Legno protagonista
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L’utilizzo del legno come materiale naturale è uno strumento importante per raggiungere l’obiettivo di neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050: per questo sono stati tanti i progetti presentati quest’anno e, come hanno sottolineato il prof. Guido Callegari del Politecnico di Torino e l’Arch. Mauro Frate dello IUAV di Venezia «la qualità quest’anno è stata decisamente alta. Da quando il Wood Architecture Prize è stato istituito tre anni fa, sono state tante le candidature ricevute: questo è sinonimo di una recezione positiva da parte di tutti i professionisti del settore che vedono il legno come un materiale rigenerabile e di alto pregio che si inserisce perfettamente nell’architettura contemporanea».
Il tour
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Il legno è stato anche uno dei protagonisti dei 5 Tours, organizzati in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige e l’Arch. Rudi Zancan, guida e artefice dell’iniziativa, che hanno condotto ben 170 interessati alla scoperta di edifici sostenibili in Alto Adige.
Da Bolzano a Brunico, passando per la Val Pusteria, sono diversi gli esempi di costruzioni che promuovono un equilibrio tra modernità e sostenibilità.
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