Immobiliare e nuda proprietà, cresce l’interesse all’acquisto
La nuda proprietà – da non confondere con l’usufrutto – permette al venditore di un immobile di mantenere il diritto di vivere nella casa oggetto della compravendita. Questo implica che il compratore non potrà utilizzare l’appartamento nell'immediato. La vendita in nuda proprietà è una soluzione che, soprattutto nei periodi di incertezza economica, acquisisce quote nel mercato immobiliare.
L’interesse per la nuda proprietà è aumentato del 34% rispetto al 2019 nonostante la crescita del prezzo medio al metro quadro del 6,3%. Attualmente per una casa in nuda proprietà bisogna spendere circa 2.267 euro al metro quadro. Questo emerge dallo studio elaborato da Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare, che ha indagato l’andamento dei principali indicatori di mercato per le soluzioni offerte in nuda proprietà rispetto al 2019.
Nuove opportunità di investimento
«In un contesto economico caratterizzato da un’inflazione galoppante che ha cominciato a erodere il risparmio degli italiani, l’investitore ha cercato nuove opportunità dove allocare la sua liquidità, guardando appunto alla nuda proprietà – commenta Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it – Per chi è interessato a proteggere il proprio capitale, ampliando il portafoglio immobiliare, la scelta della soluzione proposta in nuda proprietà è dettata semplicemente dalla convenienza del prezzo, essendo totalmente slegata da logiche di gusto personale o di rispondenza alle necessità del nucleo famigliare. E infatti rileviamo che il taglio più ricercato, in particolare nei grandi centri urbani, è il trilocale».
La superficie media di questo tipo di immobili non ha conosciuto cambiamenti sostanziali, anzi è leggermente diminuita, passando dai 107 metri quadri del 2019 ai 106 del 2023. Il trilocale rimane sempre la tipologia di immobile più offerta.
Com’è cambiata la domanda
La domanda è in generale aumentata in tutta Italia ma le percentuali differiscono molto da zona a zona: se infatti è rimasta praticamente invariata nel Nord Ovest (+0,6%) ed è aumentata del 38% nel Nord Est e del 48% nel Centro, è al Sud e nelle Isole che la richiesta è cresciuta in modo realmente significativo nel confronto con il 2019, raddoppiando.
E se considerando l’intero territorio nazionale l’età media del proprietario rimane elevata, 82 anni, solo un anno in meno rispetto al 2019, nel Meridione si evidenzia invece una diminuzione di ben 6 anni (da 87 a 81).
Non a caso proprio qui il prezzo medio al metro quadro è diminuito, in contrasto con il trend nazionale: nel Sud del Paese, infatti, la nuda proprietà ha perso circa il 10% del suo valore rispetto al 2019, attestandosi poco al di sotto del 1.500 euro/mq. Al contrario al Nord Ovest il prezzo medio al metro quadro è aumentato di quasi il 23% superando i 2.500 euro/mq, il dato più elevato tra le macrozone.
La tendenza del prezzo
«La valutazione sulla tendenza del prezzo per quel che concerne la nuda proprietà deve tenere conto, oltre delle tradizionali dinamiche di mercato, anche dell’età media del venditore, per calcolare l’attesa di usufrutto dell’immobile – continua Giordano – Il prezzo di vendita vede infatti la riduzione del valore immobiliare attuale in funzione dell’aspettativa di vita residua. Al Sud e nelle Isole, infatti, dove il caro-vita ha avuto un impatto più forte sulla popolazione, in particolare quella anziana, l’età media si è abbassata notevolmente, andando ad incidere in negativo sul prezzo di offerta dell’immobile».
Come cambia l’offerta
Anche l’offerta mostra percentuali di segno più nel confronto con il 2019: in generale sul territorio italiano lo stock di case proposte in nuda proprietà è aumentato del 25%. Da evidenziare in particolare gli incrementi del Nord Ovest e del Mezzogiorno, il primo sopra il +50%, mentre il secondo si attesta sul +40%. Anche nel Nord Est l’offerta è cresciuta in maniera significativa, +46%. Più contenuti gli aumenti nel Centro, +2,7%.
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