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Efficienza energetica, Lombardia sotto la lente

La Redazione Web
Guardando alla somma delle classi A le province più virtuose sono Sondrio, Brescia e Bergamo
Le costruzioni sono determinanti nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione
Le costruzioni sono determinanti nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione
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Ad oggi, in Europa gli edifici determinano il 36% delle emissioni GHG (gas a effetto serra. confermando il ruolo fondamentale del settore delle costruzioni per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

La direttiva “case green” nasce per ridurre il consumo energetico e le emissioni clima-alteranti
La direttiva “case green” nasce per ridurre il consumo energetico e le emissioni clima-alteranti

Per questo, ad aprile, l’UE ha approvato la direttiva “case green”, che punta a ridurre il consumo energetico e le emissioni clima-alteranti di case e palazzi entro il 2035 e arrivare al 2050 alla completa decarbonizzazione edilizia.

Solo in Lombardia le risorse complessive stanziate dal Pnrr per gli interventi sul patrimonio edilizio, compresi quelli per l’efficientamento energetico, sono pari a 681,2 mln di euro.

Ma qual è la situazione generale in Lombardia? Quanto sono efficienti i nostri edifici? Una chiave di lettura arriva dall’elaborazione di SAIE dei dati Siape, il Sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica sviluppato da Enea.

L’efficienza energetica degli edifici lombardi

La Lombardia è una regione attenta alle questioni energetiche
La Lombardia è una regione attenta alle questioni energetiche

Secondo le ultime rilevazioni, in Lombardia i certificati APE richiesti dal 2015, anno di attivazione del sistema, a oggi sono più di 1mln e 340mila, di cui più di 235mila solo nel 2023 (+28% rispetto al 2022). Sempre nel 2023, a ricadere nelle classi energetiche peggiori (F e G) è circa il 26% degli edifici, stessa percentuale di quelli appartenenti alla classe A, sommando A4, A3, A2, e A1.

La situazione è in leggero miglioramento rispetto al 2022: gli APE che ricadono nelle classi A sono aumentati di 5 punti percentuali, mentre sono calati di quasi 7 punti percentuali quelli appartenenti alle classi F e G. Il confronto 2023 - 2019, ultimo anno pre-Superbonus, evidenzia l’impatto della misura: in questo caso le classi A sono aumentate di quasi 14 punti percentuali, mentre le classi F e G sono in calo di quasi 21 punti percentuali.

Le province meno e più virtuose

A livello provinciale, analizzando il periodo 2015 – 2023, il maggior numero di APE di classe G e F si riscontra in provincia di Pavia, Lecco e Como (rispettivamente 51%, 49% e 48%), seguite per ordine da Varese, Mantova, Cremona, Lodi, Milano, Brescia, Monza-Brianza, Bergamo e Sondrio. Mentre, guardando alla somma delle classi A, le province più virtuose sono Sondrio, Brescia e Bergamo (rispettivamente 25%, 20% e 18%), a seguire Monza – Brianza, Como, Varese, Lodi, Cremona, Mantova, Lecco, Milano e Pavia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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